Rancore: come gestirlo e superarlo

Scopri come gestire il rancore per far si che non danneggi la tua vita e per superarlo senza fatica.

Come gestire il rancore
Fonte: Istock

Provare rancore quando si subisce un’ingiustizia e si prova dolore è una cosa quasi istintiva. Davanti all’azione volontariamente negativa di qualcun altro si prova rabbia e si inizia a pensare a come vendicarsi per sentirsi meglio. Purtroppo, si tratta di un sentimento deleterio che fa più male a chi lo prova che al destinatario e che in genere non porta in nessun caso a star meglio.
Il rancore, infatti, è un sentimento negativo che si auto alimenta e che con il tempo finisce con il danneggiare la psiche e le emozioni di chi lo prova, rendendolo in qualche modo prigioniero di una nube tossica che più passa il tempo e più è difficile togliersi di dosso.
Per fortuna esistono diverse strategie per cercare di gestire il rancore in modo da superarlo positivamente ed oggi noi di chedonna.it vi mostreremo quelle più accreditate e diffuse.
In questo modo, anche il rancore sarà qualcosa di passeggero e una volta superato la vita potrà tornare a sorridere come e più di prima.

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Rancore: cosa fare per fronteggiarlo e superarlo

gestire il rancore
Fonte: IStock

Quando si prova rancore, ci si trova come rinchiusi in una gabbia e costretti a rivivere all’infinito una situazione che ci ha fatto soffrire e che di conseguenza ci farà soffrire ancora. Si tratta di un sentimento tossico che fa male alla psiche e che alla lunga può portare persino ad alcune patologie. È inutile dire, quindi, che è qualcosa della quale è necessario liberarsi al più presto. Per farlo ci sono alcune piccole regole da seguire e, soprattutto, la sincera voglia di metterlo da parte in modo definitivo.

Vivere il dolore. Il dolore che si prova dopo aver subito un torto o quella che si considera a tutti gli effetti un’ingiustizia va accettato e vissuto senza che si trasformi in rabbia. Perché la rabbia, se in un primo momento sembra indirizzata solo a alla fonte del malessere, in realtà torna anche indietro riflettendosi sulle emozioni che si provano e sul modo di gestire la propria vita.
In certi casi può essere utile sfogarsi con persone fidate che sappiano ascoltare e capire e che sappiano consolare. Perché la cosa più importante nel momento in cui si prova dolore non è cercare una via d’uscita ma smettere di provare quel male bruciante che spesso un abbraccio o le parole di una persona amica possono lenire.

Interrompere il rancore sul nascere. Dopo aver vissuto il dolore, arriva forse la parte più banale ma anche la più difficile. Si tratta di darsi pace e accettare quanto è accaduto. Questo non significa perdonare chi ci ha fatto del male o far finta che una situazione spiacevole non esista ma far buon viso a cattivo gioco e accettare che anche esperienze di questo tipo fanno parte della vita.

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Evitare di pensarci in negativo. Se si prova rancore per un qualcosa che può ancora essere cambiato, allora è bene concentrare in essa tutti i pensieri positivi e costruttivi possibili. Al contrario, è meglio evitare di pensarci. Ragionare più volte su cosa è stato, serve solo a nutrire il rancore e a sentirsi vittime invece che protagonisti della propria vita. È vero, qualcosa è andata come non volevamo che andasse ma ciò non significa che la vita non abbia in serbo per noi momenti belli.

Prendersi una pausa. Quando si subisce un danno è un po’ come avere una battuta d’arresto. Per questo motivo, la cosa migliore da fare è fermarsi e prendere per un po’ le distanze da quanto avvenuto. Quando si riuscirà a ripensarci senza sentire montare la rabbia e senza provare un forte dolore al petto, allora si potrà prendere in considerazione l’idea di ragionare su quanto accaduto.

Aprirsi al perdono quando è possibile. Ovviamente questa parte è molto delicata perché ci sono azioni che non potranno mai essere perdonate come ad esempio un omicidio, un tradimento o azioni al limite della sopportazione. Detto ciò, per tutte le altre cose, cercare di perdonare può essere terapeutico e far bene soprattutto a chi sceglie di farlo. Per riuscirci si può cercare di dare un motivo alle azioni dell’altra persona e a ricordarne i lati positivi. Se si tratta di qualcosa che non può proprio essere perdonato, allora ci si deve far pace, evitando di rimuginarci sopra all’infinito e cercando di andare avanti, concentrando così le proprie energie.

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Vivere come se nulla fosse accaduto. È vero, farlo è impossibile ma è giusto almeno provarci in modo da arrivare ad una giusta via di mezzo. Ciò che conta è non precludersi la possibilità di fare nuove esperienze solo perché altre sono andate male. Se un amico ci ha feriti, ciò non vuol dire che tutti lo faranno. E se stare attenti a certi indizi è normale, diventa anormale chiudersi in se stessi e alla vita. Per questo motivo, è bene riprendere il prima possibile la propria vita, aprendosi all’amore e lasciando da parte i sentimenti negativi.

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