Gravidanza, 39esima settimana d’attesa: sintomi, crescita e consigli

Gravidanza: 39esima settimana d’attesa: i sintomi più comuni e noti nelle donne in attesa, lo sviluppo del bambino e i consigli pre-parto

39 settimana di gravidanza

La gravidanza è giunta alla sua 39esima settimana di gestazione. Sono trascorsi ben 273 giorni da quando avete scoperto che presto sareste diventate mamme! È incredibile ma, ad oggi, avete passato tutte le fasi della gravidanza, o almeno, i tre trimestri ed ora non vi sono rimaste che due sole settimane  per poter guardare il vostro bambino diritto negli occhi. L’emozione è davvero incommensurabile e mai, nella vostra vita, ce ne sarà un’altra simile. Il parto e la gioia di mettere al mondo un essere umano è tra le esperienza, anzi, E’ l’esperienza più assurda ed emozionante che possiate mai fare.  Avete trascorso questi nove mesi scanditi dal ritmo di sintomi diversi, dalle nausee mattutine ai capogiri e al dare di stomaco nel primo trimestre, siete passate al secondo trimestre che, tra i tre, probabilmente, è stato quello più facile, poiché il pancione non era ancora ingombrante e le temute nausee erano sparite. Ora, in questo ultimo trimestre, altri sintomi hanno fatto la loro comparsa e chi più chi meno, sono stati avvertiti dalla maggioranza di voi future mamme. Ma, anche questi stanno per concludersi ed ora, stanchezza a parte, dovete sostenere un ultimo ma bellissimo sforzo, il travaglio ed il parto. Tutto questo cammino per poter, finalmente, stringere quel piccolo pargoletto tra le braccia.

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In questo ultimo trimestre di gravidanza e con l’entrata nella 39esima settimana d’attesa, il nono mese sta per essere portato al termine e i sintomi più noti alla maggioranza delle donne in dolce stato saranno, come appena accennato, una stanchezza generale e un appesantimento degli arti inferiori, gambe, caviglie, piedi. Ma come porre rimedio? Vediamo nello specifico quali sono i sintomi e come contrastare alcuni di essi.

Quali sono i sintomi più noti nella 39esima settimana di gravidanza e come è cambiato il corpo della donna

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Gravidanza, 39esima settimana d’attesa, sintomi, crescita, consigli (Istock Photos)

Vediamo quali sono, in questa 39esima settimana di gravidanza, i sintomi che potete riscontrare maggiormente e quali, invece, vi tormentano da un po’ e cerchiamo di porre rimedio ad alcuni di essi. Ricordiamo che ogni gravidanza viene vissuta in modo diverso da donna a donna, quindi, se qualcuna di voi, non dovesse riscontrare qualche sintomo sotto elencato o , averne altri, non c’è da preoccuparsi. Tutto rientra nella normale routine gestazionale. Vi consiglio solo di contattare il vostro ginecologo di fiducia se risentite uno o più di questi sintomi in modo costante, dolorante per più di 12h consecutive.

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Già dalla trentaseiesima settimana, il vostro bimbo sta scendendo sempre più in basso, nel vostro pancione e con la 39esima settimana ancora di più. Questo sta a significare che è quasi pronto per venire al mondo e vuol dire per te avere un maggiore spazio nella parte alta del tuo addome: per lo stomaco, per i polmoni, per le costole ed il diaframma, quindi con un aumento del tuo appetito e con la possibilità di poter respirare più facilmente, con conseguente alleviamento anche del dolore al petto. Potrebbero migliorare leggermente anche altri sintomi, come l’indigestione ed i bruciori di stomaco. Ma, lo spostamento del bambino cambia nuovamente il tuo baricentro, rendendoti ancora più goffa del normale. Vediamo nello specifico quali sono i sintomi legati alla 39esima settimana di gravidanza

  • Aumento delle contrazioni di Braxton-Hicks: tali contrazioni non sono degli spasmi addominali, simili alle doglie, che compaiono durante la fine del quinto trimestre ma anche più tardi. Nel corso di tale fenomeno, le fibre dei tessuti muscolari dell’utero si contraggono ripetutamente, ma non provocano forti dolori, sono quasi simili ai dolori mestruali, e a un indurimento del pancione. Le contrazioni di Braxton Hicks compaiono spontaneamente allo scopo di preparare l’utero al parto; con maggiore facilità, poi, queste si presentano come reazione a movimenti fetali, urti, stimolazione sessuale, eccessiva disidratazione o riposo insufficiente. Però non tutte le donne , durante la gravidanza, sperimentano queste false contrazioni. In entrambi i casi, è normale. Durante queste contrazioni, fai dei lunghi respiri e distenditi appena puoi, passeranno in un attimo.
  • sindrome delle gambe senza riposo: La sindrome delle gambe senza riposo è un disturbo che provoca un bisogno urgente, quasi incontrollabile di muovere le gambe, spesso accompagnato da sensazioni spiacevoli. Una volta mosse le gambe il fastidio scompare, ci si sente riposati e le percezioni spiacevoli spariscono. Il bisogno di muoversi e le sensazioni spiacevoli si verificano quando si è a riposo e inattivi, quindi tendono ad essere avvertite maggiormente di sera o durante la notte, ecco perché, di conseguenza si hanno anche disturbi legati al sonno. In genere insorge dopo i 40 anni, ma può comparire a qualunque età. Durante la gestazione, in particolare, il disturbo arriva a colpire il 28% delle donne, in modo accentuato nel terzo trimestre, per poi scomparire da sé poco prima del parto. Questa sindrome è spesso causata da due fattori: la mancanza di ferro oppure dall’aumento dei valori degli estrogeni, gli ormoni che in gravidanza aumentano considerevolmente.
  • perdite di urina: in modo particolare quando starnutisci, quando tossisci oppure ridi. Questo può succedere a causa dell’utero in crescita che mette pressione sulla vescica, e degli ormoni della gravidanza che rilassano i muscoli pelvici.
  • gonfiore o edema di caviglie e piedi, a causa della ritenzione idrica e dell’aumento di volume sanguigno che in alcune donne è del 30 per cento in più rispetto al normale. Infatti l’edema è un accumulo di liquidi nel corpo che si manifesta sotto forma di gonfiore sulla zona colpita; una delle cause più comuni di comparsa è la ritenzione idrica che in gravidanza è facile che compaia, per questo motivo è importantissimo bere molta acqua.
  • seno indolenzito e gonfio: da cui può fuoriuscire il colostro, un liquido giallognolo e denso che contiene degli anticorpi che aiutano il  bambino a prevenire, nei primi giorni successivi alla  nascita, le malattie e le infezioni più comuni) nulla di preoccupante, quindi se vedi delle fuoriuscite. In tal caso il rimedio per non sporcarti è usare le coppette raccogli latte.

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  • Insonnia: potresti accusare qualche problema di insonnia, è normale poiché i cambiamenti ormonali e le piccole ansie fanno la loro parte, specie in queste ultime settimane che il giorno del parto si avvicina inesorabile. Se l’insonnia diventa un serio problema la cosa che devi fare è parlarne con il tuo ginecologo di fiducia che può prescriverti qualche prodotto che ti aiuterà a dormire, rilassati e sentirti meno stressata. Cerca di cambiare abitudini e usare qualche strategia per favorire il sonno: non bere troppo prima di andare a letto. Bere una quantità eccessiva di acqua la sera, significa dover alzarsi e fare la pipì proprio mentre stai per prendere sonno. Per evitare ciò sarebbe bene fare scorta di liquidi soprattutto mattina e pomeriggio e poi, la sera e la notte, bere solo quando ne senti davvero la necessità per prevenire la disidratazione. Se compaiono disturbi del sonno è possibile provare anche, alcune tecniche di respirazione e rilassamento, oltre a utilizzare un cuscino aggiuntivo per trovare la posizione più comoda. In genere è sconsigliato alle donne a partire dal terzo trimestre dormire a pancia in giù (cosa che risulta anche piuttosto complicata), mentre anche la posizione supina può essere particolarmente scomoda e può rendere più difficoltoso l’afflusso del sangue. L’ideale sarebbe dormire sul fianco, una posizione più comoda per la mamma e che consente anche al feto di assorbire i nutrimenti necessari dalla placenta.
  • leggero aumento di appetito: nelle ultime settimane e in particolar modo in questa 39esima settimana di gestazione, potresti avere maggiormente appetito in quanto il bambino non mette più pressione sul tuo stomaco, rendendoti più semplice mangiare.
  • Sudorazione e vampate di calore: In questo ultimo periodo, suderai molto più del normale. Bevi molto, per migliorare il drenaggio e alleviare, così, anche il gonfiore alle gambe, oltre che per scongiurare la disidratazione. Un consiglio è vestirti a strati in modo che potrai spogliarti gradualmente, se dovessi avvertire caldo improvvisamente. Indossa sempre indumenti comodi, in tessuto traspirante e in cotone.
  • esantema cutaneo pruriginoso: specialmente attorno al pancione, alla schiena ed alle cosce e seno. Se la vostra pelle vi da prurito è del tutto normale, ciò è causato dall’aumento del peso che porta l’epidermide ad allargarsi e a stirarsi. Il rimedio è adottare una crema ipoallergenica che da sollievo immediato oppure un olio di mandorle dolci, ideale anche per prevenire l’insorgere di smagliature intorno a fianchi, seno, glutei e addome. Massaggiate mattina e sera uno strato abbondante di crema o olio e indossate solo capi d’abbigliamento in puro cotone e il più possibile comodi. Evitate abiti e pantaloni aderenti, che possono portare ulteriormente prurito e fastidio. Se poi il vostro prurito risulta intenso nel tempo e senza esantema, dovete prestare attenzione e avvisare il ginecologo, poiché potrebbe essere indice di altro, come l’insorgere di patologie rare del fegato quali la colestasi gravidica.

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 Altri sintomi legati a questa 39esima settimana di gravidanza possono essere: dolore pelvico, dolore al legamento rotondo dell’utero. Sbalzi d’umore e ansia (legata più che altro, al momento del parto e del travaglio), costipazione e sensazione di avere lo stomaco sottosopra, aumento dei movimenti intestinali,dolori articolari.  Quando devi chiamare il tuo dottore? Se in questa 39esima settimana d’attesa, riscontri alcuni tra questi disturbi di seguito, ti consigliamo di contattare subito il medico o recarti al pronto soccorso perché potrebbero essere segnali di un parto prematuro o di sofferenza fetale.

  • una sensazione di pressione nella zona pelvica,
  • contrazioni che si fanno più frequenti e ravvicinate nel tempo;
  • un gonfiore unilaterale (di una sola mano, un solo piede o una sola caviglia), che potrebbe indicare un disturbo nella coagulazione sanguigna;
  • mancanza di movimento per un lungo periodo di tempo (2-4 ore)
  • dolore e sensazione di bruciore durante la minzione, assieme ad un dolore intorno ai reni
  • un prurito estremo di mani e piedi, specialmente in palmi e piante, che non scompare con i rimedi abituali, potrebbe indicare colestasi gravidica.
  • quando hai dolore o bruciore durante la minzione, urine scure o torbide con o senza cattivo odore
  • improvvise alterazioni visive, mal di testa persistente, improvviso gonfiore di volto e mani, dolore all’alto addome e mancanza di fiato

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Tra questa 39esima settimana di gravidanza e la 41esima settimana, il travaglio può iniziare in qualsiasi momento, dunque presta particolare attenzione se senti:

  • più di 5 contrazioni in un’ora, che non scompaiono quando cambi di posizione, ognuna delle quali dura dai 30 ai 70 secondi
  • crampi simili al dolore mestruale;
  • sensazione di pressione nel basso addome o nella zona pelvica
  • sanguinamento vaginale;
  • aumento delle secrezioni vaginali;
  • dolore pulsante alla parte bassa della schiena, che potrebbe essere costante, oppure andare e venire;
  •  perdite di liquido amniotico, potrebbero indicare la rottura delle acque.
  • sintomi influenzali accompagnati a nausea, vomito, diarrea
  • secrezioni mucosali, potrebbe indicare la perdita del tappo mucoso.

Per ciò che riguarda il cambiamento del tuo corpo, la crescita del tuo peso ha già iniziato a rallentare da un paio di settimane e ora che sei alla 39esima settimana di gestazione, dovrebbe essersi già fermato. Questo perché il tuo bimbo ha raggiunto il peso esatto che avrà il giorno del parto. Dovresti aver raggiunto il peso totale, da inizio gravidanza ad oggi, di 14 chilogrammi. Il corpo della donna inizia, con questa 39esima settimana di gravidanza anche a prepararsi al travaglio: la vagina inizia a dilatarsi e ad assottigliarsi, così da permettere il passaggio del bambino attraverso il canale del parto. Cerca di praticare attività sportiva leggera regolarmente o almeno 3 volte la settimana. L’ideale è seguire un corso prenatale di yoga o nuoto per gestanti, ma anche una semplice passeggiata a ritmo sostenuto andrà più che bene per sentirti in forma e serena. Questo contribuirà anche a contrastare la ritenzione dei liquidi nelle gambe e avere una sensazione di leggerezza nelle stesse.  E continua a tenere sotto controllo il tuo peso,  prestando attenzione a ciò che mangi, prediligendo alimenti ricchi di fibra e ferro. E’ importante seguire uno stile di vita sano e rilassato: lo stress e la stanchezza eccessiva possono favorire l’insorgere delle contrazioni.

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Come si presenta il bambino nella 39esima settimana di gravidanza

 In questa 39esima settimana di gravidanza, il cervello del bambino continua a svilupparsi rapidamente, ed è già del 30% più grande rispetto alle sue dimensioni di un paio di settimane fa. Lo sviluppo del suo cervello continuerà allo stesso ritmo fino a quando il bambino non raggiungerà all’incirca i 3 anni di età.

Nella 39esima settimana di gestazione, il tuo piccolo bimbo è ormai così come lo vedrai fra meno di due settimane. È interamente formato e lo sviluppo dei suoi organi interni è giunto a termine. i polmoni continuano a produrre grandi quantità di surfattante, la sostanza chimica che impedisce che gli stessi collassino prima del parto. Infatti, i polmoni sono solitamente abbastanza maturi in questa fase da permettere al tuo bambino,  se dovesse nascere in questa settimana, di respirare da solo senza assistenza esterna. Il suo apparato digerente è già attivo, e produce una sostanza detta meconio ( formata da frammenti epiteali e prodotti di secrezione dell’ apparato digerente del feto), che sarà il primo prodotto espulso dall’intestino del bambino. Il suo sistema endocrino, responsabile della produzione di ormoni, si sta già preparando per la nascita: durante il parto produrrà la più alta quantità di ormone dello stress del resto della vita. Questi ormoni aiutano anche a gestire il funzionamento degli organi interni e degli apparati del bambino dopo la nascita.

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Anche il suo aspetto esteriore è completo. Adesso, e già da due settimane, il tuo bimbo è in grado di riconoscere la tua voce e questo gli permetterà, una volta venuto alla luce, di ricordarsi del suono della voce della mamma. I suoi occhi si sono abituati alle fonti di luce che, ora, distingue benissimo.  In questa 39esima settimana di gestazione, il tuo bimbo ha un peso di ben 3,3 chilogrammi circa ed è lungo all’incirca 50 centimetri totali. In queste ultime settimane del terzo trimestre, aumenta più lentamente di peso. Alla nascita, i maschi tendono ad essere più pesanti delle femmine. La testa, le spalle, l’addome ed i fianchi del bambino hanno, al momento del parto, la stessa circonferenza e ciò facilita il suo passaggio attraverso il canale del parto.

In questa 39esima settimana il tuo bimbo dovrebbe già essere posizionato in posizione cefalica, a testa in giù, ma per i bambini che rimangono in posizione con i piedi verso il basso (posizione podalica) sino al termine della gravidanza, esistono dei metodi per girare manualmente perfino in queste ultime settimane con una manovra detta versione cefalica esterna (VCE),  la quale implica l’applicazione di una pressione su punti precisi della pancia allo scopo di posizionare correttamente il bambino. Tale manovra dovrà essere fatta solo dal medico. Nel caso di fallimento della manovra, si dovrà intervenire con un taglio cesareo programmato nella settimana successiva.

Gli esami da fare nella 39esima settimana di gestazione

esami da fare in gravidanza
Gravidanza, esami da fare alla 39 settimana (Istock Photos)

Le ecografie, dalla 39esima settimana in poi, non vengono più eseguite a meno che il medico non debba controllare la posizione del bambino o non sia necessaria una VCE per girarlo nell’utero. Il dottore eseguirà anche un esame fisico per controllare se la tua vagina ha iniziato a dilatarsi: ad una dilatazione di 10 centimetri e un assottigliamento del 100% sarai pronta a partorire. Altre controlli di routine comprendono la misurazione del fondo uterino ed il controllo del battito cardiaco fetale, per verificarne la sua buona salute. Nelle prime gravidanze, la dilatazione e l’assottigliamento inizieranno probabilmente alcune settimane prima dell’inizio del travaglio. Nelle gravidanze successive, al contrario, inizieranno poco prima dell’inizio del travaglio. E’ bene chiedere informazioni e consigli al ginecologo che ti seguirà durante il parto, in modo da sapere cosa occorre fare a proposito del travaglio, del parto, e dei rimedi al dolore che potrebbero esserti utili nell’ultima fase del parto.

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Il medico potrebbe chiedere un profilo biofisico fetale, se fosse stata riscontrata una diminuzione dei movimenti del bambino durante le conte dei calci, oppure nel caso di altre possibili complicazioni, come un ridotto livello di liquido amniotico od irregolarità della placenta. Questo esame include il controllo del battito cardiaco fetale e l’esecuzione di un’ecografia.

Anche se la gravidanza è ritenuta a termine già dalla 39esima settimana, i medici preferiscono in genere, lasciare che il bambino completi le 41 settimane all’interno dell’utero, così che i suoi organi e apparati possano maturare il più possibile prima che venga al mondo. Tuttavia, ci sono molte circostanze che potrebbero portare il tuo ginecologo a indurre prima il travaglio. Alcune delle ragioni che potrebbero indurre al travaglio derivare, ad esempio, dall’esistenza di una complicazione come la preeclampsia o come il diabete gestazionale, oppure dallo sviluppo di condizioni infettive che potrebbero essere dannose per il bambino.

Il borsone nascita e piano del parto: tutti i consigli pre-parto

borsone nascita cosa portare in ospedale
gravidanza, 39esima settimana, il borsone nascita per l’ospedale (Istock Photos)

In questa settimana, se ancora non hai provveduto, fai il borsone nascita con tutto l’occorrente per i primi giorni di vita del tuo bambino. Di seguito la lista di cosa ti servirà per il parto e per il tuo bambino. Tieni conto che gli armadietti degli ospedali spesso non sono particolarmente spaziosi, quindi limita il tuo bagaglio al necessario. Se riesci potrebbe essere utile fare un piccolo sopralluogo delle stanze di degenza dell’ospedale di riferimento, prima del ricovero.

Per il bambino ti servirà:

  • Pannolini
  • 2 cuffiette lana o cotone
  • 6-8 body di cotone
  • 4-6 tutine taglia 00-0M
  • 2-3 pigiami di dimensione 00-0M
  • 2 paia di calze neonato o scarpine di cotone
  • copertina di cotone per le dimissione

 Per te futura mamma ti servirà:

  • 2-3 camicie da notte di cotone, che possano essere sbottonate fino all’ombelico per facilitare l’allattamento al seno. Almeno 1-2 a maniche corte (suderai molto)
  • Un golfino o una vestaglia
  • 3 reggiseni per allattamento da comprare appena prima del parto (di uno o due misure superiore al normale)
  • Confezione di coppette assorbi-latte
  • Assorbenti post-parto
  • 7-8 slip in cotone naturale o usa e getta, un paio di pantofole, asciugamani (almeno 3) Bagnoschiuma e l’occorrente per la toletta.

Documenti da portare:

  • Documentazione clinica della gravidanza
  • Carta di identità/Passaporto
  • Tessera sanitaria
  • Codice Fiscale
  • Gruppo sanguigno

Inizia, in questa 39settimana di gravidanza, anche a scrivere il piano del parto insieme all’ostetrica.  Come si fa? Basta mettere per iscritto i vostri desideri, idee e volontà in merito al travaglio e al parto. Prima di compilare la lista, devi rispondere ad alcune domande in modo da avere le idee chiare nel momento che compilerai il tuo piano.

  • dove vuoi partorire: in ospedale, in casa o altro?
  • vuoi il tuo compagno/marito con te?
  • Vuoi l’epidurale?
  • vuoi assumere durante il travaglio la posizione che più ti è comoda?
  • vuoi mangiare in caso di fame (solo se non fai l’epidurale, in quel caso non puoi assumere del cibo)
  • vuoi allattare subito il tuo bambino? Tenerlo con te per le successive due ore del parto?
  • vuoi il rooming in (cioè far stare sin da subito il tuo piccolo in stanza con te)?

Una volta che hai risposto a queste domande, puoi iniziare a compilare il tuo piano del parto e consegnarlo alla tua ostetrica nel giorno del parto, o se vuoi, anche prima.

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