Concerto Sfera Ebbasta, trovate tracce di peperoncino

Corinaldo concerto Sfera Ebbasta
Lanterna Azzurra a Corinaldo, Getty Images

Nessun dubbio: sono tracce di peperoncino quelle rilevate dopo il concerto di Sfera Ebbasta. Il Presidente Mattarella chiede giustizia e verità

Nessun dubbio, lo confermano le analisi del laboratorio: sono tracce di capsaicina e diidrocapsaicina, componenti del peperoncino, quelle rilevate appena fuori dalla discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (AN). Qui era avvenuta la strage dell’8 dicembre dopo il concerto del rapper Sfera Ebbasta. La conferma arriva da parte di Monica Garulli, procuratore della Repubblica di Ancona, dopo che i carabinieri hanno prelevato 118 campioni nel locale con i quali è stato possibile affermare che il peperoncino era presente sui pavimenti e, sopratutto, sulle uscite di sicurezza. L’intuizione è arrivata anche dopo le testimonianze di alcuni presenti, che affermavano di essere stati colpiti da un forte bruciore agli occhi durante quella serata.

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Concerto Sfera Ebbasta, Mattarella chiede giustizia

Così, dopo la confermata presenza del peperoncino al concerto di Sfera Ebbasta dell’8 dicembre scorso, è proprio il Presidente della Repubblica Mattarella a chiedere giustizia per le vittime di Corinaldo e per le loro famiglie. L’alta carica dello Stato ribadisce come quello che è successo sia inaccettabile: ora più che mai è fondamentale accertarsi di tutta la verità che si cela dietro ai fatti di Corinaldo. Intanto però, gli indagati rimangono sempre gli stessi: i proprietari dell’immobile, un dj, i titolari e uno degli organizzatori della serata. L’unico esterno ad essere indagato sarebbe un diciassettenne presente al concerto, che sarebbe accusato dalla Procura dei minori di aver usato il famoso spray al peperoncino nel locale. Tutto tace però, e resta anche il dubbio: non è ancora chiaro infatti, se le tracce di peperoncino rilevate dai carabinieri corrispondano proprio a quelle che avrebbe potuto rilasciare la bomboletta spray incriminata.

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