Le tasse più assurde del mondo: stenterai a credere che esistano davvero!

Sapevi che esistono delle tasse talmente assurde da farti dubitare che siano vere? Ecco le imposte più strane del mondo

Fonte: iStock

Diciamo la verità: se fosse possibile, eviteremmo di pagare alcune tasse. Lamentarsi per le imposte da pagare è piuttosto normale, ma cosa accadrebbe se fossimo costretti a pagare delle tasse assurde al punto tale da non sembrare nemmeno reali?

In alcuni paesi del mondo, i cittadini sono costretti al pagamento di tasse sulle cose più impensabili: dalla tassa sui social, a quella sul respiro. E cosa faresti se ti trovassi a dover pagare un’imposta sul nome scelto per tuo figlio?

Insomma, di tasse assurde nel mondo ce ne sono proprio tante e alcune sembrano assolutamente impossibili: eppure, sono realmente esistenti e la popolazione le paga regolarmente. Scopriamo quali sono.

Le tasse più assurde del mondo: ecco quali sono

Iniziamo da una tassa che se fosse imposta nel nostro Paese sarebbe a carico praticamente di tutti gli italiani: stiamo parlando della tassa sui social, introdotta il 1° giugno 2018 in Uganda: i cittadini ugandesi pagano un’imposta pari a 200 scellini (circa 5 centesimi al giorno) per utilizzare Whatsapp, Facebook, Instagram e Twitter.

Il paese africano non è nuovo alle polemiche tra Presidente e social network: già nel 2016, Yoweri Museveni aveva sospeso l’accesso a tutti i social nel periodo delle elezioni, per contrastare la diffusione di bugie e pettegolezzi.

Anche il Sud America non scherza in fatto di strane imposte: all’aeroporto internazionale di Caracas, in Venezuela, si paga una tassa sul respiro! La cifra richiesta al momento dell’atterraggio è pari a 127 bolivar (circa 20 euro) e serve a compensare il costo del sistema di filtraggio dell’aria installato in aeroporto nel 2014.

Se invece ci spostiamo negli Stati Uniti, troviamo la tassa sui furti e sulle tangenti.
In particolare, un ladro è costretto a pagare l’imposta appropriata sul valore corrente dell’oggetto rubato: se così non fosse, alla scoperta del reato sarà accusato anche di evasione fiscale.
I cittadini americani devono pagare anche le tasse su eventuali redditi “illegali”, come nel caso di tangenti o proventi da spaccio di stupefacenti.

Anche la scelta del nome per un neonato non è esente dalla follia delle imposte più assurde del mondo: in Svezia, i nomi dei bambini devono essere approvati dall’Ente Fiscale e, in caso di mancata approvazione, i genitori sono costretti a pagare una multa fino a 5.000 corone, pari a circa 500 euro.

Ma probabilmente la tassa più strana del mondo è quella che l’Unione Europea ha imposto sulle flatulenze delle mucche, ritenute responsabili dell’inquinamento da gas serra: i paesi degli Stati Membri sono costretti a pagare una vera e propria imposta sui bovini: in Danimarca, ad esempio, per ciascuna mucca si pagano ben 100 euro.

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