Glicemia alta? Mangia più agrumi

Gli agrumi sono un valido aiuto contro la glicemia alta. Ecco come sceglierli e mangiarli.

Agrumi (Pixabay)

Chi soffre di diabete o di glicemia alta, probabilmente sa già che gli agrumi sono tra i frutti più consigliati per contrastare il problema dei troppi zuccheri nel sangue. Ciò è dovuto alle numerose sostanze benefiche in essi contenute.
Gli agrumi si compongono infatti di vitamine, flavonoidi, fibre e antiossidanti. Tra essi c’è poi l’esperetina, una particolare sostanza che inibisce alcuni zuccheri contrastando così l’aumento della glicemia.
Ottimi contro obesità, ipertensione e sindrome metabolica, gli agrumi sono quindi consigliati anche a chi desidera abbassare il livello di zuccheri nel sangue.

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Agrumi contro la glicemia: quali mangiare e in che modo

Fonte: Istock

Gli agrumi tra cui scegliere sono arance, limoni, mandarini, cedri, pompelmi, pomeli, mandaranci, bergamotti e qualsiasi frutto che provenga dalla famiglia del Citrus.
Il modo migliore per mangiarli è interi e appena sbucciati anche se, nonostante l’indice glicemico più alto, anche il succo di arancia sembra consigliato per via delle sue tante proprietà benefiche.
È bene ricordare che trattandosi di frutti, anche gli agrumi contengono degli zuccheri e che per questo andrebbero mangiati nel modo corretto.
Per prima cosa non andrebbero mai associati a pasti che contengono già un certo quantitativo di carboidrati. Se si mangiano più di 80 grammi di pasta o di riso, ad esempio, meglio evitare di associare anche la frutta. In caso contrario, se si mangia ad esempio un’insalata, si può invece pensare di concludere il pasto con un’arancia o un altro agrume a scelta.
Il succo del limone o dell’arancia può essere usato per condire in modo da sostituire l’aceto.
Anche la scorza degli agrumi (meglio se biologici) è una valida alternativa che se inserita su un secondo piatto o su un dolce dona sapore senza che ci sia bisogno di ricorrere ad altri condimenti.

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Ciò che conta è mangiarli in modo responsabile chiedendo sempre un parere al proprio medico curante, specie se si soffre di patologie. Pur essendo validi nella lotta contro la glicemia alta, ogni persona è un caso a se e solo il medico può indicare se un dato alimento può far bene o male e in che quantità andrebbe consumato per vivere meglio.

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