Perché il limone non cura il cancro?

Le proprietà curative e antitumorali del limone si rincorrono sul web, c’è chi lo definisce perfino l’ultimo ritrovato per la cura del cancro, “10.000 volte più potente della chemioterapia”. Ecco cosa ne pensano gli oncologi.

Limone e proprietà antitumorali, l’opinione del medico

Per fare chiarezza sulla relazione tra tumore e limone,  la Dott.ssa Françoise May-Levin, Medical Advisor per la Lega contro il cancro, ha espresso un verdetto molto chiaro: “Il limone è noto per essere ricco di vitamina C, che si ritiene avere azione anti-tumorale. Ma attualmente, in medicina, non ci accontentiamo di supposizioni: la medicina deve basarsi su prove, portate da argomenti sperimentali, in laboratorio, ma anche sulle persone: questi sono i test, i test di tolleranza (fase I) prove di efficacia (fase II) e infine confronto con i trattamenti di riferimento come la chemioterapia menzionata nel messaggio. Non ci sono prove per supportare l’attività del limone nel cancro. Sarebbe quindi molto pericoloso incoraggiare i pazienti a preferire il limone ai trattamenti convenzionali”.

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Il messaggio a cui fa riferimento il medico è quello riportato dal “Baltimore Institute of Health Sciences”. Secondo il medico sarebbe sufficiente un semplice tour sul sito di questo istituto di scienze della salute dedicato alla medicina alternativa per giudicare la sua affidabilità. Il suo direttore, una certa Jenny Thompson, non ha alcuna formazione medica, come dimostra il suo curriculum. Il sito suggerisce l’acquisto di un libro che permette di curare il cancro, senza ricorrere ai ritrovati delle aziende farmaceutiche, definisce il cancro un microbo e scoraggia anche formalmente la chemioterapia, tutto questo mentre avvisa gentilmente che “le informazioni fornite sul loro sito non devono essere interpretate come un consiglio medico personale”.

Il loro articolo sui benefici degli agrumi si riferisce ad uno studio del sito CSIRO – il CNRS australiano ma differisce in un punto cruciale.

I ricercatori del CSIRO sono lontani dal raggiungere le stesse conclusioni del messaggio! Hanno semplicemente esaminato molti studi sull’argomento e hanno scoperto che il 69% di loro “dimostra un effetto preventivo statisticamente significativo nei confronti di alcuni tipi di tumori dovuto al consumo di agrumi”, probabilmente grazie al fatto che gli agrumi hanno “la più alta attività antiossidante di tutti i tipi di frutti”. Pertanto, la riduzione del rischio osservata raggiunge il 50% per i tumori del tratto digestivo.

In altre parole, come consiglia la dott.ssa Françoise May-Levin: “ci si può aspettare di abbassare le probabilità di sviluppare un cancro allo stomaco mangiando agrumi, ma una volta che la malattia si è manifestata, il frutto non aiuterà, e sarà meglio fare affidamento ai trattamenti con esperienza di chemioterapia”.

Prima di prendere delle decisioni inerenti la nostra salute bisognerebbe valutare gli studi in diagonale, uno o due errori di traduzione, una buona dose di esagerazione, un accenno di cospirazione, potrebbe essere un cocktail perfetto per indurci a commettere errori di valutazione. I rimedi naturali rimangono comunque delle valide alternative per prevenire e curare molte malattie, bisogna solo valutatare il grado di gravità delle stesse.

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