Sindrome della crocerossina: cos’è, da dove arriva e come uscirne

Come uscire dalla sindrome della crocerossina? Cerchiamo di aiutare le donne che cadono in questa trappola d’amore e pensano di dover salvare il partner

sindrome della crocerossina

La sindrome della crocerossina è un problema delle donne che pensano che l’amore dipenda dal prestare soccorso al partner: quando una donna tende a fare la crocerossina sceglie il suo compagno in base al fatto che è un uomo bisognoso di cure.

Sono soprattutto le donne a subire la problematica della sindrome da crocerossina, solitamente più portate a mettere in atto comportamenti protettivi, ad accudire il prossimo, a sentirsi appagate e soddisfatte quando riescono a venire incontro ai bisogni dell’altro anche a costo di trascurare i propri bisogni.

Per la crocerossina, il partner è come un bambino da accudire e l’amore è vissuto in maniera incondizionata e idealizzata. Amare significa mettere da parte il proprio benessere per far stare bene il partner: è naturale che questo tipo di amore non fa bene a chi lo vive, e per questo motivo la sindrome della crocerossina deve essere riconosciuta e bisogna uscirne prima possibile.

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Come riconoscere la sindrome della crocerossina

La donna convinta che amare significa doversi prendere cura del partner a tutti i costi si riconosce perchè crede in alcune verità distorte:

– io sono indispensabile,
– amare richiede sacrificio,
– non devo mai far arrabbiare gli altri,
– gli altri hanno bisogno di essere protetti.

La sindrome della crocerossina scatena l’ansia e la paura di restare soli e soprattutto è tipica di chi crede che per essere utili e farsi amare sia indispensabile mettersi al servizio del prossimo.
Una donna con la sindrome della crocerossina ha paura di essere abbandonata e pensa che l’amore non sia mai gratuito, ma bisogna lavorare per meritarselo.

Come venir fuori dalla sindrome della crocerossina?

coppia

Le convinzioni della crocerossina nascono dall’infanzia e per essere combattute è fondamentale prima di tutto riconoscerle: una volta presa coscienza del problema bisogna lavorare sulla propria autostima e sul fatto che i propri bisogni contano esattamente quanto quelli del partner.

Bisogna convincersi che il partner non dipende da te, che il suo benessere non è una tua responsabilità e che i tuoi desideri contano esattamente come i suoi: lavora prima di tutto su te stessa per essere felice e poi potrai occuparti di qualcun altro!

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