La risposta geniale da dare al marito che non vuole aiutare in casa

Che si tratti di stereotipi, maschilismo o pigrizia non importa, le maggiori discussioni tra conviventi nascono a causa dei lavori di casa e della non volontà di condividerli. Ecco la risposta geniale al convivente che si rifiuta di aiutare la controparte.

Coppia e lavori di casa, come convincere il tuo lui ad aiutarti

Quante volte vi è capitato di non avere avuto il tempo di fare tutto quello che vi eravate prefissate di fare? e magari oltre tutto vi siete anche dovute subire le lamentele del figlio o del marito frustrato per non trovato la camicia stirata nell’armadio. Invece di dare una mano coi lavori domestici, spesso i maschi di casa pretendono e basta e qualora lavino un pavimento ogni tanto o stendano una lavatrice di panni, pretendono venerazione e ringraziamenti. Ma i lavori di casa sono davvero un compito che spetta solo alle donne? E’ davvero così denigrante per un uomo dare una mano con i lavori domestici? Ecco la risposta geniale che fa davvero riflettere tratta da post pubblicato sulla pagina “Oi, eu Sinto“ presto divenuto virale. Quello che segue è un dialogo tra due amici:

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“Io non aiuto mia moglie”
Un amico è venuto a casa mia per un caffè, ci siamo seduti e abbiamo chiacchierato, parlando del più e del meno. A un certo punto della conversazione, ho detto: “Vado a lavare i piatti, torno in un attimo”.
Lui mi ha guardato come se avessi detto di voler costruire un razzo spaziale. Allora mi ha detto, con ammirazione ma un po’ perplesso: “Che bravo che aiuti tua moglie; io non lo faccio, perché quando la aiuto lei non si complimenta. La settimana scorsa ho lavato il pavimento e nemmeno un grazie”.
Mi sono seduto di nuovo e gli ho spiegato che non stavo “aiutando” mia moglie. In realtà, mia moglie non ha bisogno di aiuto, ha bisogno di un compagno. In casa sono un socio e proprio per questa “società” i compiti sono divisi, ma di certo non sono un “aiuto” con i lavori di casa.

“Non aiuto mia moglie a pulire la casa, perché io vivo qui e anche io devo pulirla.
Non aiuto mia moglie a cucinare, perché voglio mangiare e anche io devo cucinare.
Non aiuto mia moglie a lavare i piatti dopo cena, perché anche io uso quei piatti.
Non aiuto mia moglie con i bambini, perché sono i miei figli e il mio ruolo è quello di essere un padre.
Non aiuto mia moglie a lavare, stendere o piegare i vestiti, perché i vestiti sono anche i miei e dei miei figli.
Io non sono un grande aiuto in casa, io sono parte della casa. E a proposito del ringraziare, ho chiesto al mio amico quando è stata l’ultima volta in cui lui l’ha ringraziata dopo che lei ha finito di pulire casa, prendersi cura dei vestiti, cambiare le lenzuola, fare il bagno ai bambini, cucinare, organizzare, ecc.
Ti sembra assurdo? Ti sembra strano? Quando, una volta nella vita, pulisci il pavimento, ti aspetti almeno di essere glorificato e premiato… Perché? Non ci avevi pensato, amico?
Forse perché la cultura maschilista ti ha insegnato che tocca tutto a lei.
Forse perché ti è stato insegnato che tutto deve essere fatto senza che tu debba alzare un dito? E comunque, lodala come tu vorresti essere lodato, allo stesso modo, con la stessa intensità. Datti da fare, agisci come un vero e proprio partner, non come un ospite che viene solo per mangiare, dormire, fare il bagno e soddisfare le esigenze sessuali… sentiti a casa. Nella tua casa.”

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