L’aperitivo social: Spritz o Martini? la dura lotta delle bollicine

aperitivo social
aperitivo social, spritz o martini (Istock Photos)

L’aperitivo social e la dura lotta delle bollicine: Spritz o  Martini? lo sviluppo social dei drink italiani

L’aperitivo social non nasce, come potremmo pensare, negli ultimi tempi, nei nostri tempi moderni, ma la dura lotta delle bollicine tra Spritz e Martini, risale a molto tempo addietro. Bisogna andare nel medioevo, quando l’aperitivo, non nell’eccezione comunemente conosciuta da noi, era usato dalla farmacologia erboristica come stimolante della fame per quelle persone inappetenti. Si scoprì che l’amaro tipico del vino portasse a sviluppare un senso di fame. Ma per l’happy hours a largo consumo, inteso come abitudine alimentare e non come cura, nacque a Torino nel 1796 in una piccola bottega di liquori e vini.

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Per l’aperitivo era usanza comune bere solo del vino liquoroso. Solo successivamente nacque  il Ramazzotti – a Milano –  il quale fu il primo drink non a base vinosa. Il successo fu immediato e in seguito il produttore di vini Martini, entrato in società col commendator Rossi, mise in commercio un altro tipo di aperitivo di sua invenzione: moscato di Canelli. Piaceva soprattutto alle signore, il Martini Bianco, perché dolce; quindi, per accontentare anche i rudi palati maschili, Martini e Rossi sostituirono il moscato con vini molto secchi, dando vita così al Martini Dry. Negli anni ’50 nasce invece un altro tipo di aperitivo, lo Spritz. Madre patria di questo drink è il Veneto e dalla sua nascita, lo Spritz divenne il cocktail più bevuto nel Veneto e non solo. Prima di diventare parte del costume di tutto il Triveneto, Slovenia e Croazia, questo drink era già conosciuto nel medioevo e qualcuno sostiene addirittura in epoca romana. Video ricetta: aperitivo salutista
Con soli 8-9 gradi è uno dei drink più leggeri al mondo grazie alla sua composizione, semplice nonostante esista qualche variazione: a base di vino bianco (o prosecco) con aggiunta di un liquore, (Aperol, Campari o Select). Spritz è il più usato e conosciuto ma viene comunemente chiamato anche Spriss, Spriz o Sprisseto. Spritz comunque deriva dal verbo tedesco “spritzen”, che significa spruzzare, in questo caso l’acqua o il seltz nel vino. Ma tra i giovani italiani, qual è il drink più amato? Si dice che lo Spritz abbia numeri da capogiro, solo nel Veneto vengono consumate più di 300mila drink al giorno. Il Martini trova, invece, la sua forza nel gentil sesso che lo preferisce al classico Spritz.

Martini Spritz: il drink che mette d’accordo tutti

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Aperitivo social, sprtiz o martini (Istock Photos)

Ma se proprio non si riesce a decidere tra quale sia il migliore o, più semplicemente, perché entrambi sono ottimi, il consiglio è provare l’ibrido tra i due: il Martini Spritz. Il giusto drink che coniuga insieme il retrogusto agrodolce, tipico dello Spritz con l’eleganza fresca e sobria del Martini. La sua preparazione è rapida e non necessita di particolari tecniche da barman, basta solo miscelare gli ingredienti e il cocktail è servito. Con una gradazione alcolica che si aggira intorno i 9 gradi, il Martini Spritz è considerato il drink dell’happy hours per eccellenza. Delicato e fresco, inviata proprio tutti a rilassarsi in compagnia degli amici per un aperitivo social che non ha eguali.

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La lotta è ardua ma la finalità è sempre la stessa. Momenti di allegria insieme ad amici nuovi e vecchi. La spensieratezza di sorseggiare un drink, Spritz o Martini che sia, farsi un selfie e postare la foto sui social è un must che non può mancare al tramonto. Apprezzerete le bollicine e il gusto del relax con un sorriso in più.

 

 

 

 

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