La storia del nuotatore Manuel mette davvero tanta tristezza. Un dramma di cui sentiremo parecchio parlare.
Oltre a lui, le persone che gli stanno intorno ora stanno male: “Mi ha detto ‘mi hanno sparato, chiama Alessandro’, il suo amico, e si è accasciato a terra. Quando l’ho visto cadere, ho temuto che fosse morto”.
Ha parlato in Così Martina, la fidanzata di Manuel Bortuzzo. La giovane ha raccontato la tragica sparatoria di Roma, in cui il nuotatore di trevigiano è rimasto gravemente ferito. “Ero con lui – ha detto agli agenti della Squadra mobile -. Quel motorino scuro, nero, è spuntato dal nulla. Eravamo di spalle e pioveva”.
Il quarto interrogatorio per la ragazza. La giovane ha assicurato che “noi con la rissa al pub e gli spari non c’entriamo niente”. La Procura di Roma giustamente non vuole prendere nessun abbaglio e sa indagando a 360°.
Ora si anche indagando sulle amicizie dei ragazzi.
Le indagini vogliono escludere altri motivi dietro la sparatoria che sarebbe avvenuta per uno scambio di persona. E così gli inquirenti, stanno scavando nelle amicizie di Manuel e anche in quelle di Martina. La ragazza racconta che i due si frequentavano da poco meno di un mese. “Era arrivato a Roma in autunno – dice -, conosceva solo noi del nuoto e della foresteria della guardia di finanza dove alloggiava. Non so chi fosse la sua ragazza precedente”. Sul suo ex fidanzato dice che “non ha mai avuto attriti con Manuel” e che adesso “è fuori Roma per il funerale del nonno a Napoli”.
Proprio della ragazza il giovane aveva appena parlato, poco prima delì dramma in uno scambio di sms con il papà, Franco Bortuzzo, venditore d’auto a Treviso. “Ci siamo messaggiati poco prima che andasse all’Axa – ricorda il padre di Manuel -. Mi ha scritto ‘stasera esco con Martina’. Io gli ho chiesto chi fosse e lui ‘la mia nuova fiamma”. Ricorda poi le battute scherzose, “da padre a figlio. Gli ho scritto ‘ma dura fino a San Valentino?’. E lui ‘sì, è una brava ragazza’”.
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