Zen Circus età, carriera e vita privata

Chi sono gli Zen Circus? Scopri tutto ciò che c’è da sapere sulla band che a breve sbarcherà al Festival di Sanremo.

1994 è l’anno di fondazione della band alternative rock tutta Italia.

I fondatori sono Andrea Appino e Marcello Bruzzi e Pisa è la città che ha dato i natali al gruppo.

I componenti originali della band sono Appino (voce e chitarra), Karim Qqru (batteria), Massimiliano Schiavelli detto Ufo (basso) e Francesco Pellegrini (chitarra). I due membri fondatori sono anche quelli più noti o, per lo meno, su cui abbiamo qualche informazione personale in più: Andrea Appino nasce a Pisa il 23 dicembre 1973 e nel 2013 pubblica il suo primo album da solista con il titolo Il testamento; Karim Quru, invece, nasce ad Alghero il 20 settembre 1982 e inizia a suonare a 14 anni, lavorando con diverse band fino a quando, nel 1999, fonda la Lillayell e qualche anno più in là, ovvero nel 2000, si approccio alla batteria.

Il nome del gruppo è ispirato a Zen Arcade e Metal Circus, due lavori pubblicati dagli Hüsker Dü.

La band inizia a incidere diversi demo, condividendo le sale di registrazione con altri gruppi, come i Verdena.

L’esordio discografico arriva però nel 1998 con l’album About Thieves, Farmers, Tramps and Policemen.

Qualche anno dopo la band crea una propria etichetta discografica, la Iceforeveryone Records, e nel 2001 pubblica il secondo album che spopolerà soprattutto nei Paesi Bassi.

Si aggiunge poi alla band il chitarrista Schiavelli e il gruppo assume con lui il definitivo nome di The Zen Circus (prima erano solo i The Zen), nome che rimarrà anche quando nel 2003 Buzzi verrà sostituito dal batterista Quru.

Gli album si moltiplicano e la band guadagna sempre più spazio nel panorama rock italiano, fino a raggiugnere un nuovo traguardo: il palcoscenico del Festival di Sanremo conquistato nel 2019 con il brano L’amore è una dittatura.

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Zen Circus Sanremo

Zen Circus sanremo
Foto da Instagram @zencircus

L’esordio sul palcoscenico di sanremo arriva per gli Zen Circus solo nel 2019, a oltre dieci anni dalla fondazione della band.

Il brano L’amore è una dittatura segnerà dunque il battesimo del gruppo presso il famosissimoTeatro Ariston di Sanremo. Ecco il testo della canzone.

L’amore è una dittatura
di A. Appino – G. P. Cuccuru – M. Schiavelli – A. Appino

Ci hanno visti nuotare in acque alte fino alle ginocchia
Ed inchinarci alle zanzare pregandole di non mescolare
Il nostro sangue a quello dei topi arrivati in massa con le maree
Le porte aperte, i porti chiusi, e sorrisi agli sconosciuti
Che ci guardano attoniti mentre ci baciamo,
Da uomo a uomo, mano nella mano
Una sigaretta non lo racconta ci vuole forse una vita intera
O una canzone non certo questa,
Altri maestri, altri genitori
Che non rinfacciano quello che sei, quello che vuoi
Quello che eri
Esistere è giusto un momento
Chi vive nel tempo muore contento
E sì, ci hanno visti contare le pietre di questo deserto
Pazienza, perdere tempo con il cielo, farlo di lavoro
Pagati per immaginare qualcosa che non puoi fotografare
Mi spiego meglio, senza nascondermi dietro a cazzate
Scritte per caso in questa palestra dell’orrore
Ecco la pietra, ecco il peccato,
Un cane pastore lo fa per amore,
Non per denaro, non per rancore,
Non per la lana esiste il gregge
Né per la legge
Siamo delle antenne, dei televisori
Emettiamo storie che fanno rumore
Cerchiamo la donna della vita o l’uomo della morte
Strade interrotte, eterni sorrisi, figli sangue del nostro lavoro
Non ci somiglieranno, figli ormai del mondo intero
E perdere la monotonia di quando tutto era al suo posto
I topi cacciati, debellati, mostri tutti sotto al letto
E lasciar volare via quell’abbraccio conosciuto
Di chi in nome del tuo bene ha distrutto il tuo passato
Quando arrivi tu se ne vanno gli altri
Sai che non va bene ma ti piace arrangiarti
Come fanno in quei paesi che non sappiamo pronunciare
Ma che ci piace addomesticare a parole
Ero presente al momento dei fatti
Il fatto non sussiste
Mettetelo agli atti
Ma non hai paura di nessuno
Se non della tua statura
Hai la democrazia dentro al cuore
Ma l’amore è una dittatura
Fatta di imperativi categorici
Ma nessuna esecuzione
Mentre invece l’anarchia la trovi dentro ogni emozione
Tu stammi vicino, anzi lontano abbastanza
Per guardarti il viso dalla stanza dei miei occhi
Aperti o chiusi, non importa
Sono occhi quindi comunque una porta aperta
Il tempo passa lo senti da questo orologio
Mentre lavori dentro un bar, ad una pressa o in un ufficio e…
E speri ancora che qualcuno sia lì fuori ad aspettarti,
Non per chiederti dei soldi, neanche per derubarti,
Non per venderti la droga e soffiarti il posto di lavoro
Ma per urlarti in faccia, che sei l’unica, sei il solo
Sei l’unica, sei il solo

Zen Circus tour

Zen Circus tour
Foto da Instagram @zencircus

Numerosi sono i tour vissuti dalla band in questi anni, molti dei quali, naturalmente, legati alle varie uscite dei loro album.

Ricordiamo ad esempio il Nello Scarpellini Tour 05/06 o l’anno in cui aprirono il palco agli americani Violent Femmes.

Dal 16 marzo al 5 maggio 2012 organizzano il busking tour, nel quale gli Zen Circus suonano in versione acustica  per presentare l’album Nati per subire

Il 3 febbraio 2015 invece l’uscita del nuovo singolo Il nulla (tratto dall’album Canzoni contro la natura), viene accompagnata da un minitour di presentazione di quattro date, prima di uno stop che durerà oltre un anno.

Questo solo per ricordare naturalmente gli eventi più seguiti.

Zen Circus concerti

Zen Circus concerti
Foto da Instagram @zencircus
In una carriera veramente longeva inutile sottolineare che il numero di concerti tenuti dagli Zen Circus non sia certo marginale.
All’interno di numerosi tour la band si è esibita sia in patria che all’estero.
Tra gli eventi più memorabili va comunque ricordato il festeggiamento dei dieci anni della formazione celebrato con un mega-concerto al Metarock nel gennaio 2006.

Zen Circus Youtube

Zen Circus youtube
Foto da Instagram @zencircus

Il canale Youtube TheZenCircus vanta otre 29mila iscritti e 18.170.137 visualizzazioni dal giorno di apertura, il 16 marzo 2007.

Con circa 96 video pubblicati, la musica degli Zen Circus viaggia a gonfie vele sul “tubo”.

Zen Circus testi

Zen Circus testi
Foto da Instagram @zencircus

Con dieci album all’attivo più una raccolta la produzione degli Zen Circus è da considerarsi alquanto vasta.

Numerosi i testi realizzati, tanti da esser difficilmente tutti riportati in questo contesto. Ve ne proponiamo uno, quello del brano che da il titolo al decimo album della band così da comprendere lo stile di scrittura e la “poetica” degli Zen Circus.

Zen Circus Il fuoco in una stanza 

Zen Circus il fuoco in una stanza
Foto da Instagram @zencircus

E’ il decimo album in studio del gruppo musicale alternative rock italiano, pubblicato il 2 marzo 2018 da La Tempesta Dischi e Woodworm.

Il singolo che preannuncia l’uscita dell’album, Catene, esce il 25 gennaio 2018 assieme al videoclip ufficiale. Stesso meccanismo ripetuto un mese dopo, il 28 febbraio, per il secondo singolo, Il fuoco in una stanza, che presta il nome all’album. Il terzo singolo, Il mondo come lo vorrei, invece dovrà attendere il mese di giugno, quello in cui sarà annunciata anche la candidatura dell’album alla Targa Tenco

Il disco debutta alla posizione numero 7 della classifica FIMI e alla numero 1 di quella dei vinili. Ecco le tracce contenute:

  1. Catene – 3:45
  2. La stagione – 3:31
  3. Il mondo come lo vorrei – 3:37
  4. Sono Umano – 3:45
  5. Il fuoco in una stanza – 3:51
  6. Low Cost – 3:20
  7. Emily no – 3:13
  8. Rosso o nero – 3:16
  9. Quello che funziona – 2:56
  10. Panico – 4:08
  11. La teoria delle stringhe – 2:47
  12. Questa non è una canzone – 8:32
  13. Caro Luca – 3:47

Di seguito anche il testo dell’omonimo singolo:

C’è tua madre dentro ad ogni boccone
La lingua batte sempre dove il dente duole
Prima lo uccidi masticandole il cuore
Poi da sola in bagno vomiti il dolore
Vorrei essere un letto infinito
Farti star bene senza muovere un dito
Più lo faccio più tu mi sprofondi dentro
E pesi meno di quest’alito di vento

Che soffia sopra il nostro ordine formale
Sopra questo impegnarsi e guadagnare
Abbastanza per comprarti quelle scarpe
Che ti fan sentire alta e più importante
Cerchiamo qualcun altro da invidiare
Un ristorante in cui poterci lamentare
Per tre anni abbiamo chiuso il mondo fuori

Stiamo diventando i nostri genitori

Che cosa dicono di noi
Le voci nei tuoi corridoi
Un altro sabato e che fai
Ancora morirai
Non basta una città intera
per sentirti meno sola
Libero cos’è per chi libero non é
Una stanza brucia giá

Urla quanto vuoi
ma nessuno se ne accorgerà

É tornata anche la bomba nucleare
a ricordarci che non é poi così male
Un mondo di fotografie da pubblicare
E messaggi che era meglio cancellare
Facciamo un giro sulla circum-vesuviana

mentre il vulcano sputa questa luna piena
Che ci guarda mentre tu mi dici basta
Ma anche il cielo il fuoco in una stanza

Che cosa dicono di noi
Le voci in questi corridoi
Un altra estate tu che fai
Ancora morirai
Non basta una città intera
per sentirti meno sola
Libero cos’è per chi libero non é
Una stanza brucia giá
Urla quanto vuoi
ma nessuno nessuno ti sentirà

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