Julen , il racconto struggente di chi ha trovato il bimbo nel pozzo

Nicolas Rando è uno dei soccorritori del piccolo Julen. Lui  è l’uomo che ha visto per primo il corpicino del piccolo finito nel pozzo.

 

Si è chiusa nel peggiore dei modi sabato scorso la storia del bambino di 2 anni caduto in un pozzo a Totalan. E quest’uomo, un eroe anche se l’epilogo è stato negativo,  non dimenticherà mai quello che ha visto e il suo racconto è straziante.

«È toccato a me scendere per primo. È stato terribile».

Nicolas Rando fa parte del Greim, la squadra di salvataggio della Guardia Civile spagnola che ha provato a portare in salvo il piccolo di due anni deceduto  a causa della caduta in un pozzo a Totalan, in Andalusia nella provincia di Malaga. E’ stato lui a raggiungere per primo il corpo senza vita del piccolo Julen che molto probabilmente è morto sul colpo subito dopo la caduta.

13 giorno di lavoro con 300 persone e più . L’autopsia ha confermato che il bambino è morto il giorno stesso della caduta.

«Non era vivo: questa è la cosa peggiore. Ma abbiamo dato tutto», ha detto al quotidiano spagnolo. «Abbiamo spostato tanta terra da poter fermare sette aerei». Rando è stato uno dei primi tra i minatori a scendere nel tunnel verticale parallelo per scavare manualmente il passaggio orizzontale necessario a recuperare Julen.

 

«Laggiù non c’erano turni. Rimanevamo lì fino a quando non ne potevamo più. Sono finito in buchi più stretti e claustrofobici, ma quello… Alzi lo sguardo e pensi: ‘Se succede qualcosa qui …», ha detto. Rando è il padre di un bambino di 4 anni. A Diario Sur ha raccontato come ogni mattina di quei 13 giorni di salvataggio il bambino gli ha chiesto: “Papà, oggi salverai Julen?”. Il 27 gennaio scorso si sono svolti i funerali del bambino, nel cimitero di Malaga.

 

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