Prima lo schianto, poi l’incubo peggiore per una donna. Cosa ha fatto il soccorritore

Si è fermato per soccorrere una donna che si era appena schiantata con la sua vettura sulla statale.

Un uomo senza pietà. Che ha usato il pretesto di soccorso per tentare una cosa davvero brutta. Ha  fatto entrare nella sua vettura una donna che si era appena cappottata con la sua macchina e successivamente  con una bottiglia di vino fra le gambe, ha iniziato ad accarezzarla. La 45enne, ha subito tentato di fuggire ma è stata subito raggiunta.

Il suo presunto soccorritore ha tentato allora di violentarla, ma non ci è riuscita perché lei si è difesa con tutta la sua forza, con tutta la disperazione di un essere che era già sotto choc per un brutto incidente.

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La polizia del Commissariato di Taurisano ha subito rintracciato l’uomo che è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e rapina. Si tratta di Davide Zenzale, 24 anni, di Ugento nel Leccese.

Il tutto è avvenuto alle 17 di oggi pomeriggio. La donna, per evitare un cane, si è capovolta con la sua macchina e subito dopo ha vissuto il peggiore degli incubi.

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Denise Pipitone, mamma Piera: “Noi sappiamo, non abbiamo dubbi”

Denise Pipitone

Ricordate la bellissima bimba Denise Pipitone? Sparita nel nulla 14 anni fa, quasi 15 e della quale si parla sempre meno? Noi abbiamo voluto riportare alla ribalta questo caso.

Mamma Piera Maggio non si è mai arresa. E come potrebbe? Si è vista scippare la piccola da un giorno all’altro e senza un motivo. I bambini non si toccano. Punto. Non dovrebbe esserci nemmeno questa notizia. I bambini sono creature indifese e chi tocca un piccolo è solo un vigliacco.

Vi riportiamo uno stralcio di una lunga intervista fatta alla donna tempo fa dal Messaggero: “Oramai sono passati quattordici anni dal sequestro della nostra bambina, ma nulla è cambiato. La mancanza di verità e giustizia permane nel tempo. Chi sono i colpevoli del rapimento di Denise? Su questo non abbiamo dubbi, senza dover aggiungere altro… Noi genitori meritiamo e pretendiamo delle risposte certe e concrete dalla giustizia italiana, i bambini non spariscono nel nulla! Rimaniamo in attesa, impantanati dentro delle verità nascoste, dietro l’omertà e la codardia di alcuni. A tutti coloro che sono stati coinvolti nel nostro caso, in ogni senso, poniamo una domanda: se fosse stata vostra figlia a ricevere tanto male, vi sareste rassegnati davanti a tanta immane crudeltà e ingiustizia…? Non avremo mai pace finché non ci sarà giustizia e verità, tanto meno l’avranno i responsabili. Ai mostri che vigliaccamente si sono macchiati di tale gesto, auguriamo che tutto il male procurato come un boomerang gli torni contro. I bambini non si toccano! Noi non molleremo e continueremo sempre a cercare Denise, figlia nostra e dell’Italia intera”. Le parole di Piera Maggio non lasciano spazio all’immaginazione. E’ arrabbiata e ha solo ragione.

 

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