Black food è la nuova tendenza in cucina: via libera a pietanze dal tocco dark che affascinano la mente e conquistano il palato.
Black food mania! Se lo scorso anno è stato il momento dell’unicorn food con piatti e bevande nelle declinazioni pastello a invadere i social, oggi il colore RE della tavola è il nero. I Foodies ovvero i food-blogger, che sono dei veri e propri personaggi del mondo culinario 2.0, sono sempre più focalizzati sul black food. La moda dei black food è nata in sordina negli U.S.A. già lo scorso anno in antitesi al mondo iper colorato dell’unicorn food, dei marmaid toast e dei frappuccini ( protagonisti indiscussi dei social dei social della scorsa estate). Ma, come previsto da diversi trendsetter, oggi il nero è diventato il protagonista di molti piatti. Il mondo dei social pullula di hashtag #blackfood ( Instagram ne conta più di 15K) e il web è pieno di foto e ricette che propongono piatti gourmet total black.
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Non a caso, secondo la ricerca di Uber Eats, il servizio di food delivery di Uber, i black food sono fra i 10 più richiesti nelle capitali europee come Milano, Bruxelles, Amsterdam e Varsavia. L’applicazione trova i ristoranti più vicini alla propria posizione e permette di scovare i piatti più insoliti e particolari. E’ cosi che Uber Eats scova le tendenze culinarie in tutta Europa, Italia compresa. Nel Regno Unito la catena Waitrose ha lanciato la linea “black” che comprende pizza, biscotti, sandwich e antipasti mentre a New York City nei laboratori di Morgenstern’s Finest Ice Cream è stato creato il gelato al Coconut Ash macinando i residui carbonizzati del guscio di cocco con latte ricavandone una crema molto dolce. Insomma dopo il Little Black Dress è arrivato il Little Black Food che è altrettanto affascinante e da quel tocco gothic ma alquanto delizioso alla tavola.
Black food: il lato dark della cucina
Le tavole assumono un lato dark/punk con piatti dal tocco strong, ma quello che molti si chiedono è come si realizza un black food??? La chiave è il CARBONE VEGETALE che ultimamente è stato riscoperto per i suoi benefici ( depura l’intestino ed ha un effetto detox) e si acquista in farmacia ed erboristeria. Oltre all’estetica, che è ovviamente d’impatto, a creare molta curiosità per il cibo nero è l’origine; alcuni sono neri naturalmente mentre altri alimenti lo diventano grazie a precise lavorazioni.
Riso venere e nero di seppia sono due black food per eccellenza e stanno riscuotendo molto successo grazie a questa dark-mania a tavola. Il nero di seppia, oltre per i tradizionali spaghetti, si utilizza anche per colorare ravioli oppure abbinato al baccalà.
Per i palati più chic c’è anche il caviale e il tartufo. Oltre a loro ci sono le carote nere, liquirizia, caffè e more. Poi c’è l’aglio nero, uno dei super food del momento, che si ottiene dalla lavorazione dell’aglio fresco: viene fatto fermentare 30 giorni in un’ambiente umido a temperatura controllata. A differenza di quello classico, l’aglio nero ha un sapore più dolce e gradevole e soprattutto non appesantisce l’alito. Inoltre ha notevoli proprietà nutrizionali fra cui quelle antitumorali.
Black food: il segreto sta nel carbone vegetale
Per molti altri cibi invece la colorazione nera è legata all’uso del carbone vegetale. Il carbone vegetale viene addizionato alle preparazioni di pizza, pane, biscotti, brioches, gelati e addirittura cocktail. A tingersi di nero è anche la mozzarella di bufala e questa particolare specialità gastronomica è proposta dal caseificio Ilka di Salerno; anche in questo caso per la colorazione nera viene usato il carbone vegetale. Gusto e consistenza rimangono sempre le stesse, a virare è solo il colore che ovviamente da bianco candido si presenta total black e da qui il nome la Nera di Bufala. Sulla scia del black food è nato anche il goth latte, ossia il cappuccino nero: latte id mandorla, caffè, estratto di vaniglia, sciroppo d’agave e un cucchiaino di carbone vegetale. Insomma il nero, il non colore per eccellenza, è un must have anche a tavola!