Ipertensione arteriosa: attenzione agli zuccheri e non al sale

L’ipertensione arteriosa rientra in una delle patologie più diffuse nel mondo occidentale. Secondo recenti studi la causa principale non sarebbe l’abuso di sale ma di zuccheri e cereali.

Ipertensione arteriosa, la causa negli zuccheri e non nel sale

 

L’ipertensione arteriosa è una delle patologie più diffuse, più temute e più curate, questo perché risulta essere il primo campanello di allarme per le malattie a carico dell’apparato cardiovascolare. Quando i livelli di pressione, soprattutto la minima, arrivano ad essere alterati ci si mette immediatamente in allarme e dopo essersi recati dal proprio medico cardiologo, nella maggior parte dei casi, ci si vede prescrivere un farmaco e una dieta povera di grassi con l’eliminazione totale dell’utilizzo del sale. Un recente studio sembra aver dimostrato però, che ad innalzare la pressione, non sarebbe il sale, ma gli zuccheri e i cereali.

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L’ipertensione infatti rientrerebbe nei fattori di rischio della sindrome metabolica, come l’innalzamento della glicemia. Andare a ridurre l’assunzione di zuccheri, soprattutto quelli nascosti nei cibi, aiuterebbe a tenere sotto controllo anche la pressione arteriosa.

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Ipertensione arteriosa, attenzione a zuccheri e cereali

Ipertensione arteriosa, la vera causa gli zuccheri e non il sale

 

L’ipertensione arteriosa è quella condizione in cui a riposo i valori della pressione sistolica e diastolica arrivando a misurare valori maggiori o eguali di 140/90. La pressione del sangue infatti durante le attività giornaliere, soprattutto quelle che richiedono maggior sforzo fisico, può oscillare ma non dovrebbe mai superare i 230/100.

Dato per assunto che gli apparecchi digitali a disposizione dell’utilizzo casalingo non regalano sempre risultati precisi, bisognerebbe misurare la pressione dopo aver riposato qualche minuto, magari distesi. I valori non dovrebbero mai sfiorare i picchi di pericolosità. Se i valori risultano essere alti, ci si dovrà recare dal proprio medico curante per farla rilevare professionalmente o in una farmacia. Con i valori alla mano, si potranno decidere con il proprio medico le varie strategie per affrontare il problema.

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Una delle strategie alimentari consigliata da sempre è la riduzione del sale ma secondo alcuni studi ad essere un killer silenzioso sarebbe lo zucchero. L’ipertensione infatti sarebbe provocata da una anomalia nella regolazione del rilascio di sodio nel corpo, e questo avverrebbe a prescindere dalla presenza di sodio alimentare. Il rilascio di sodio nell’organismo viene controllato dall’ormone aldosterone i cui valori se alti, provocano l’aumento di liquidi nel sangue e l’aumento della pressione.

I valori di aldosterone nel sangue si regolerebbero tenendo sotto controllo i livelli di insulina, e per questo la dieta ideale per tenere la pressione sotto controllo dovrà essere a basso indice glicemico tenendo sotto controllo l’assunzione di zuccheri e cereali raffinati.

(Fonte: www.dietagrupposanguigno.it/ Dott. D. Polisano)

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