Fabrizio Corona ammette: “Sono rifatto, mi farò seppellire con 50mila euro”

Fabrizio Corona
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Fabrizio Corona ha fatto delle incredibili rivelazioni ammettendo cose inaspettate sul suo passato

Fabrizio Corona continua ancora a far parlare di sé. Infatti durante un’intervista per il Corriere della Sera’ ha rilasciato delle dichiarazioni davvero interessanti. Durante la chiacchierata l’ex re dei paparazzi ha parlato del suo nuovo libro ‘Non mi avete fatto niente’, nel quale si paragona a Dio, ma anche della recente relazione con Asia Argento e il rapporto con Belen Rodriguez.

L’ex marito di Nina Moric ha anche ammesso di essersi rifatto: “In carcere però ricevevo la visita del mio chirurgo plastico. Sono completamente rifatto e questo serve per preservare la mia immagine. Faccio botox, filler ed altri trattamenti periodicamente ogni tre mesi. Il chirurgo veniva a controllare, non poteva iniettare ma poteva spalmare”.

Il personaggio che Fabrizio Corona si è creato è molto controverso ma di una cosa è convinto quella di morire giovane, per questa ragione ha lasciato un testamento virtuale delle sue volontà: “Credo che morirò giovane, oppure farò una assicurazione sulla vita e mi fingerò morto. Varrei tantissimo, nel mio libro ho messo anche il testamento. Lascio tre cose fondamentali, una delle quali però verrà via con me: la mia intelligenza. Poi lascio il mio cuore a Belen ed i miei soldi a mio figlio Carlos Maria, un ragazzo molto oculato. Ma ho chiesto di essere seppellito con 40 o 50mila euro. Tutte le settimane parlo di questa malattia dei soldi con lo psichiatra. La mia pena finirà a giugno 2022 e l’unico modo per non tornare in carcere è spegnere i riflettori. Ma io non posso farlo, sono Fabrizio Corona”.

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Fabrizio Corona ammette: “Sono un caso clinico ma ho bisogno di affetto”

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Fabrizio Corona ha anche parlato a lungo della dura situazione familiare che ha dovuto affrontare quando era più giovane e delle conseguenze che ha causato:Sono un caso clinico, mi hanno definito egonarcisista riferito con sindrome di abbandono. Infatti sono sempre stato lasciato io. Gli psichiatri mi hanno detto che quando mi lego sentimentalmente a qualcuna, poi manifesto la paura di essere lasciato. Del resto ho avuto una famiglia un pò così: mio padre, grande giornalista, pensava sempre al lavoro, mia madre aveva problematiche sue, i miei fratelli pure. Ed io ero quello che doveva essere sempre allegro. Tutte queste cose me le sono portate appresso nei rapporti con le donne. Con mia madre non parlo più da un anno, ma non perché disse di no alla mia richiesta di incatenarsi fuori dal tribunale a Natale 2017. Fu una battuta. Però è anche vero che quando sei in carcere o vivi un momento difficile, conti sull’appoggio della famiglia. Ma lei si lamentava di dovermi difendere. In carcere ho subito delle umiliazioni, come costrizioni ed abusi di potere. C’erano risse ogni giorno, se non hai istinto di sopravvivenza non puoi resistere, specialmente perché certe cose non le verrà mai a sapere nessuno”.

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