La dieta chetogenica: dimagrire con le proteine

Chi non può vivere senza carne ma sente di dover perdere qualche chilo, potrà finalmente trovare pane per i suoi denti. La soluzione in questione si chiama dieta chetogenica e arriva dall’America.

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Che cos’è la dieta chetogenica

Innanzitutto occorre sottolineare che non si tratta di nulla di astruso o inventato da qualche stregone della modernità, bensì è un regime alimentare individuato negli anni ’20 per curare l’epilessia nei bambini.

In cosa consiste – In pratica la “Keto Diet” è una dieta basata sulla riduzione dell’assunzione dei carboidrati. Ciò significa costringere l’organismo a produrre da sé il glucosio necessario alla sopravvivenza e al consumo dei grassi contenuti nel tessuto adiposo. Ed è qui che intervengono i chetoni o corpi chetonici, fonti di energia presenti nel sangue, favorendo il dimagrimento.

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A differenza degli altri regimi alimentari non presenta un menù fisso da adottare, ma soltanto uno schema di base che segue alcuni punti fissi imprescindibili, ossia: poche calorie, basso contenuto di carboidrati e alto tasso di proteine.

I cibi consigliati –  Come facilmente immaginabili sono preferibili la carne, il pesce,gli ortaggi, i formaggi e le uova. Da ridurre invece legumi, cereali, patate e bevande alcoliche.
I benefici della dieta chetogenica
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Oltre a far perdere peso questo regime è utile anche come terapia per curare l’iperglicemia o l’ipertrigliceridemia, o, come detto all’inizio, per la riduzione dei sintomi legati all’epilessia infantile.
In ogni caso è sempre importante evitare il fai da te e consultare invece  un medico che possiede gli strumenti necessari per fare le dovute valutazioni di compatibilità.

Attenzione ai falsi miti – Pur trattandosi di una dieta molto in voga al momento vanno chiariti alcuni elementi che spesso sono mal-interpretati:

  • Non è vero che si possono consumare grassi saturi in grosse quantità  nonostante la riduzione dei carboidrati prevista sia compensata proprio da fonti grasse, che dovrebbero rappresentare il 75% del regime in esame.
  • Cautela nella sua applicazione. Non sono escluse complicanze successive come la  diminuzione della densità minerale ossea, calcoli renali, un aumento del rischio di colesterolo e malattie cardiache, carenze di vitamine e minerali e disturbi gastrointestinali.
  • L’alcol non va bandito in assoluto, ma assunto in maniera accorta e limitata.
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