“Le ossa ritrovate? sono di Mirella Gregori”

E’ un enigma senza fine quello della scomparsa di Emanula Orlandi. Insieme a lei quell’anno spari da Roma nel nulla anche Mirella Gregori. Due scomparse nel nulla. Due misteri italiani

 

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E’ stata chiesto da il Tempo un parere alla criminologa Roberta Bruzzone che è sicura di una cosa: “Concentrarsi su Mirella Gregori”

Sono ore concitate in questi giorni nella Procura di Roma e in Vaticano. Le ossa ritrovate a Villa Giorgina, sede della Nunziatura apostolica, in Vaticano, hanno sicuramente l’identità di una donna e potrebbero sicuramente essere di Mirella Gregori, la ragazza scomparsa nel 1983 insieme a Emanuela Orlandi.

Sarà la scienza a decidere questa ennesima pagina triste della storia italiana. La Bruzzone fa una premessa:

 “Mi sembra francamente presto per esprimere un parere. Certo è che si tratta di una scoperta inquietante perché è indubbio che i resti siano legati a un’azione omicidiaria”.

A Roberta non poteva sicuramente mancare una domanda sulla Orlandi Potrebbero essere i resti di Emanuela?

«Mi sembra francamente presto per esprimere un parere. Certo è che si tratta di una scoperta inquietante perché è indubbio che i resti siano legati ad un’azione omicidiaria».

Quale è il “nodo” dell’inchiesta sulla scomparsa della giovane cittadina vaticana?

«Più che dire ciò che non torna, credo sia importante dire ciò che torna. L’inchiesta è stata poderosa, indirizzata senza indugi verso la ricerca della verità. Il problema, come ha detto Pietro Orlandi, è che ogni qualvolta si sia cercato di raggiungere l’obiettivo, ci si è trovati di fronte a un ostacolo, venuto non dall’esterno delle mura vaticane. Questo dettaglio fa rifletter

“E “più che dire ciò che non torna, credo sia importante dire ciò che torna”, Continua la Bruzzone  L’inchiesta è stata poderosa, indirizzata senza indugi verso la ricerca della verità. Il problema, come ha detto Pietro Orlandi, è che ogni qualvolta si sia cercato di raggiungere l’obiettivo, ci si è trovati di fronte a un ostacolo, venuto non dall’esterno delle mura vaticane. Questo dettaglio fa riflettere”.

“Io credo che i casi” di Emanuela e Mirella “siano stati indebitamente collegati”. Addirittura, secondo la Bruzzone, questo collegamento, “non ha giovato all’inchiesta sulla scomparsa della prima. E se dovessi proprio ipotizzare un’annessione tra scoperta dello scheletro e le due adolescenti, penserei sicuramente più a Mirella Gregori che all’Orlandi”.

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