Dieta: due alternative alla pasta sempre più in voga

Ecco alcune valide alternative alla pasta, per mangiare senza rinunciare mai al gusto.

Quando ci si mette a dieta, uno dei primi pensieri che si fanno è quello delle tante cose alle quali si dovrà rinunciare. Per far si che il dimagrimento avvenga in modo corretto è infatti indispensabile correggere la propria alimentazione rendendola il più possibile bilanciata nei macro nutrienti ed eliminando quegli alimenti nocivi non solo per la salute in generale ma, ovviamente, anche per l’obiettivo di perdere peso. Tra questi ci sono gli zuccheri, i carboidrati provenienti da cereali raffinati, gli alcolici, gli alimenti ricchi di grassi saturi e i cibi confezionati o ricchi di sale. Inutile dire che le cose alle quali rinunciare sono davvero tante e tra queste, una tra le più sentite è indubbiamente la pasta. Posto che, come visto nell’articolo che spiega come dimagrire senza rinunciare alla pasta, è possibile continuare a mangiarla perdendo al contempo peso e tutto grazie a dei semplici accorgimenti, ci sono dei casi in cui limitarla è consigliabile, specie per chi ha problemi nel metabolizzare i carboidrati o chi desidera semplicemente consumare alimenti più nutrienti. In questi casi ci sono alcune opzioni che possono aiutare come la pasta di legumi e altre semplici soluzioni in grado di soddisfare sia gli occhi che il palato.

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Dieta: ecco alcune alternative alla comune pasta

shirataki
Fonte: Istock

Se sei a dieta e non sai come alternare il comune piatto di pasta, sappi che in commercio ci sono valide alternative in grado di venire incontro un po’ a tutte le esigenze alimentari. Oltre alla pasta senza glutine, a quella di riso e a quella di legumi, ci sono infatti paste realizzate con più fibre e in grado di mantenere basso l’indice glicemico e paste addizionate a delle proteine, adatte per lo più a chi pratica sport e necessita davvero di un maggior introito in tal senso.
Restando sul più semplice, però, ci sono anche altre opzioni creative e in grado di garantire un buon pasto. Una di queste è data dagli shirataki e l’altra dagli spaghetti di zucchine o di zucchine e carote. Metodi che forse possono apparire poco efficienti ma che una volta provati piaceranno a tal punto da entrare a tutti gli effetti nell’alimentazione di tutti i giorni.
Proviamo quindi a conoscerli meglio.

Alla scoperta degli shirataki. La pasta che arriva dal Giappone

Gli shirataki un particolare tipo di pasta del tutto privo di carboidrati. Di origine giapponese, in Italia sono diventati famosi grazie alla dieta Dukan, salvo poi essere adottati da diverse aziende al punto da poterli trovare in quasi tutti i supermercati. Si tratta di spaghetti realizzati a partire dalla radice di Konjac, molto usata in Giappone. La loro prerogativa è quella di essere privi di carboidrati e di glutine, andando quindi incontro alle più svariate esigenze. Con meno di 10 calorie per 100 grammi e con un apporto di fibre che garantisce un buon senso di sazietà, gli shirataki si prestano infatti per le diete ipocaloriche e per chi deve perdere peso. Cotti come una normale pasta hanno la particolarità di essere quasi del tutto senza sapore, motivo per cui si prestano in particolare a piatti con sugo di pomodoro, con sugo di pesce o con verdure in grado di dargli colore e sapore. In giro esistono più comunemente nel formato di spaghetti e fettuccine. Si possono però trovare anche sotto forma di riso.

Gli spaghetti di verdure, sani e gustosi

Spaghetti di zuchine
Fonte: Istock

Un altro piatto alternativo alla pasta è quello con gli spaghetti di zucchine o di carote. Per farlo basta usare un pela patate o un attrezzo creato appositamente per l’utilizzo e che si trova in negozi che vendono prodotti per la casa o sui più famosi siti online. Usandoli è possibile tagliare le verdure sotto forma di spaghetti o di fettuccine. Queste andranno poi fatte sbollentare ed infine saltare con un sugo di pomodoro o con altre verdure e delle proteine. Il tutto per un piatto in grado di ingannare gli occhi e di appagare il palato, portando sempre ad un buon senso di sazietà grazie all’apporto di fibre.

Come gestire questi tipi di pasta

Ovviamente gli shirataki e gli spaghetti di verdure sono solo delle valide alternative alla pasta che non dovrà essere eliminata dall’alimentazione di tutti i giorni. Va infatti ricordato che per mantenersi in salute e con un buon metabolismo è bene non demonizzare alcun alimento. La pasta, se consumata in dosi normali ovvero intorno ai 50 o 60 grammi e bilanciata in un pasto che comprenda il giusto quantitativo di proteine e di grassi buoni, non fa alcun male specie se scelta nella versione integrale, ricca di fibre e senza cereali raffinati. Infine, chi ama sperimentare potrà provare anche i vari tipi di pasta a base di farro, quinoa, grano saraceno e legumi, tutti in grado di dare il giusto nutrimento all’organismo, aiutandolo a mantenersi sani e con gusto.

Alcuni esempi di condimenti per la pasta a base di shirataki o di verdure

  • Pasta di shirataki con sugo di pomodoro e un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
  • Pasta di shirataki con le vongole, condita con un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
  • Spaghetti di zucchine da condire con cipolle, peperoni e cubetti di pollo
  • Spaghetti di zucchine e carote da condire con ragù bianco di pollo, radicchio, peperoni e scalogno, il tutto condito con un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
  • Pasta di shirataki con tocchetti di zucca, peperone e cipolla da condire con un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva e una spolverata di noce moscata

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Da oggi quindi non ci sono più scuse. Dimagrire con gusto è possibile anche se si è soliti consumare ogni giorno abbondanti piatti di pasta. Basterà alternare i vari tipi di pasta qui elencati per coprire l’intera settimana, assicurandosi varietà e piacere di mangiare in modo sano e bilanciato.

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