Dubbio Bossetti? Il documento toglie dubbi e ci svela chi è davvero – FOTO

Massimo Bossetti e la sua calligrafia. Ma cosa rileva in sostanza? Ce lo rivela l’esperto.

Il muratore di Mapello che è stato condannato all’ergastolo da una sentenza  definitiva della Cassazione per l’omicidio di Yara Gambirasio da un’ attenta analisi fatta sulla sua grafia è emerso  “un notevole narcisismo, accompagnato da una cura eccessiva della propria immagine”.

Inoltre, si è notato “un atteggiamento ‘accalappiante creando in lui ambivalenza di sentimenti”.

Per la donna dunque, Massimo Giuseppe Bossetti, “passa con grande facilità da sentimenti di freddezza razionale ad atri di ‘sdolcinatura accaparrante’ per ottenere comprensione e sedurre l’interlocutore col suo modo di fare”.

Bossetti : un personaggio indefinibile e contorto

Massimo Bossetti
Massimo Bossetti

E giustamente corretto dire che questo non dice che lui è l’assassino della giovane ginnasta di Brembate, ma “senza dubbio ci permette di affermare che ci troviamo di fronte ad un personaggio indefinibile e contorto, che non è riuscito a conciliare le forti pulsioni emozionali con un adeguato controllo consapevole. Ciò è senza dubbio alla base di un carattere borderline vale a dire ai limiti della patologia caratteriale”.

Insomma. Non è bello il quadro che è emerso per l’assassino di Yara.

Cosa ha detto Massimo Bossetti alla moglie Marita

Alla domanda di Marita Comi “Come stai te?”, Massimo Bossetti risponde: “Eh, vado avanti. Combatto. Puoi immaginare quale sia il mio stato d’animo in attesa della Cassazione. Sta tranquilla, non preoccuparti. Capito? Non preoccuparti di niente. Sai che lotto e combatto per tutto. La speranza è che ora qualcosa possa cambiare in positivo, no?”. La donna gli dice di farsi forza, poi aggiunge: “L’importante è che resisti tu”.

Massimo Bossetti replica: “Resisto io, ci spero tantissimo Mari. Perché sono stanco, stanco di continuare a subire tutto ingiustamente ed essere visto per quello che non sono. Stanco, stanco di sto posto qua, stanco di tutto. Infine, non ho mai chiesto, eri presente anche tu no? Non ho mai chiesto un’assoluzione. Semplicemente continuo a chiedere un dato scientifico che fugherebbe ogni dubbio. Non so, ci vuole così tanto a capirlo? Io spero che questi giudici non si oppongano come hanno fatto gli altri, che siano più corretti, scrupolosi, ma soprattutto coraggiosi nel valutare tutto senza lasciare nulla di intentato”. La moglie rileva: “Che abbiano una coscienza… Ce lo auguriamo tutti”. Il muratore di Mapello chiosa: “Che mi diano una volta per tutte quello che chiedo da anni e che continuo a chiedere.

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