Il Codacons contro l’acqua della Ferragni. La risposta di Fedez

Fedez nuovo album
Fonte: Instagram/fedez

Il Codacons si è espresso contro l’acqua griffata della Ferragni. Fedez ha risposto duramente alla cosa.

Come era facile da immaginare, l’episodio legato alle bottiglie di acqua Evian firmate da Chiara Ferragni è diventato ormai un caso, tanto da attirare persino l’attenzione del Codacons.
Dopo le tante polemiche sui social, l’associazione dei consumatori ha infatti annunciato la propria intenzione di presentare un doppio esposto alla Guardia di Finanza. Il primo affinché si svolgano degli accertamenti sul costo delle bottigliette, da loro definito immorale e illegittimo e l’altro per vietarne la vendita in Italia.
Carlo Rienzi, presidente del Codancons ha infatti dichiarato che in Italia esiste una legge (231 del 2005) che mira a proteggere i prodotti del settore alimentari da prezzi ritenuti eccessivi.
Una dichiarazione di guerra che Fedez sembra aver subito colto, tanto da rispondere tramite social.

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Il Codacons si mette contro le bottiglie d’acqua della Evian, firmate da Chiara Ferragni. La dura risposta di Fedez

Fonte: Instagram

Il Codacons attacca l’acqua griffata Ferragni ma Fedez non ci sta. Il rapper, in seguito alla notifica da parte del Codacons ha infatti postato una serie di Storie sul proprio account Instagram, commentando ironicamente, ma neanche tanto, quanto sta accadendo:

“Finché si ride e si scherza va bene. Ma poi arriva il Codacons e fa un comunicato ufficiale che vuole fare un esposto… Il presidenze del Codacons si è indignato… Ma, il Codacons come vigila, tramite le tendenze di Twitter? Esiste anche un’acqua a 75 euro caro presidente del Codancos, faccia qualcosa la prego!”

 

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Fedez ha poi continuato mostrando diverse acque presenti sul mercato da molto più tempo e con costi decisamente superiori. Una tra queste, per fare un esempio, costa addirittura 330 euro. E, dopo aver mostrato le varie schermate, sostenendo che hanno scelto la famiglia sbagliata da prendere il giro, ha così concluso:

“Ragazzi, mi scaldo perché un istituzione come il Codacons che adesso si indigna per un bene primario che costa 8 euro, quando è da anni che ci sono bottiglie che costano 8 euro, dov’era fino adesso, perché si scandalizza solo ora? Semplicemente perché la notizia è diventata virale e vuole cavalcare facili consensi.”

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