Terremoto in Giappone, impressionante macchina dei soccorsi

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Hokkaido (Creative Commons)

Terremoto devastante in Giappone, ma si è già mossa una macchina di soccorsi davvero imponente: 20mila soccorritori e 20mila soldati

Un devastante terremoto ha colpito il Giappone. Un sisma di proporzioni davvero importanti, che ha provocato danni incalcolabili sull’isola settentrionale di Hokkaido ma soprattutto ha provocato la morte di 8 persone, con una quarantina di dispersi e 130 feriti. La rete nazionale nipponica Nhk in questo momento sta facendo la conta dei danni a persone e cose, e il bilancio è davvero drammatico. Colpito prevalentemente il villaggio di Atsuma, dove ci sono stati i maggiori contraccolpi e sono morte 6 delle 8 persone portate via da questa calamità naturale.

Ma in tutta la zona è un vero e proprio disastro: il terremoto, di magnitudo 6,6, ha coinvolto circa 3 milioni di abitazioni, che sono rimaste senza elettricità a causa dei danni che hanno interessato la centrale elettrica lì vicino. E sono decine le case che sono rimaste completamente distrutte, anche a causa di numerose frane e smottamenti che hanno interessato la zona. I soccorritori sono al lavoro per cercare di salvare quelli che attualmente risultano dispersi, circa una quarantina di persone. Sarebbero intorno ai 130 i feriti, molti dei quali, per fortuna, in modo lieve.

Terremoto in Giappone, altri danni dopo il tifone Jebi

Fonte: Getty

Non c’è pace in questo periodo per il Giappone. Il terremoto che ha colpito l’isola settentrionale di Hokkaido si unisce ai danni provocati nei giorni scorsi dal tifone Jebi, considerato il più potente degli ultimi 25 anni, che si è abbattuto sul Giappone provocando 11 morti, quasi 500 feriti e mille voli annullati. Le foto dei danni provocati dal tifone Jebi hanno fatto il giro del mondo, ma soprattutto è il prezzo umano che il Giappone sta pagando ad essere parecchio caro. Ora il terremoto a Hokkaido, per il quale sono al lavoro circa 20mila soccorritori, e secondo quanto riferito dal portavoce del governatore, Yoshihide Suga, dovrebbero presto unirsi 20mila soldati per soccorrere feriti e dispersi. Intanto sono state registrate scosse di assestamento prima e dopo il sisma, per tutta la notte e anche durante la mattinata. Permane la paura di nuove scosse che potrebbero creare ancora più problemi in una zona già messa fortemente in ginocchio dagli ultimi eventi. “Faremo del nostro meglio per salvare le vite in pericolo”, ha garantito il Governo nipponico per bocca del Premier, Shinzo Abe.

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