Ecco cosa avrei voluto sapere in anticipo sul primo anno da genitore

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Sono 4 secondo l’autrice di questa lettera a porta le cose che si dovrebbero sapere sul primo anno da genitore.

“Ero preparata alle notti insonni; ero preparata all’amore insormontabile; ero preparata persino ai giudizi e ai consigli non richiesti. Ma ecco cosa avrei voluto sapere in anticipo.”

Inizia così una lettera aperta pubblicata qualche tempo fa su HuffPostUsa e tradotta poi sull’edizione italiana della medesima testata.

In questo lungo elenco puntato l’autrice mette a fuoco 4 nozioni, informazioni che avrebbe gradito sapere prima di intraprendere il viaggio del primo anno da genitore.

CheDonna.it li ripercorre per voi.

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4 core da sapere sul primo anno da genitore

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1. Tutti mentono su quanto (e dove) dormono i loro bambini.

“[…] Quasi tutte le donne (almeno quelle che incontri in farmacia) sono ambiziose e competitive, perciò tendono a esagerare le cose positive e minimizzare su quelle negative. Ti senti dire che la loro piccola ha dormito tutta la notte, nella sua culla. Ma non ti raccontano di quella volta che ci sono volute due ore di proteste prima che, finalmente, crollasse sul divano.”

2. Vivrai nella paura costante che stia per accadere qualcosa di terribile.

“[…] Io l’ho sentito intensamente, dal momento in cui ho portato a casa il mio primogenito. Avrebbe smesso di respirare nel sonno? Le fasce gli stavano bloccando le vie respiratorie? Un pedofilo assassino sarebbe entrato dalla finestra della cucina e lo avrebbe rapito mentre ero sotto la doccia? La mia mente vagava in posti terribili e, pur sapendo di essere matta, non sapevo che quelle paranoie erano normali. Tutte noi mamme ci passiamo, solo che non ne parliamo, o per paura di risultare deprimenti oppure, se siete fuori di testa come me, per non far sembrare reale l’indicibile. […]”

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3. La storia delle tappe fondamentali è una scemenza, eppure ne sarai ossessionata.

“[…] Ho letto tutti i libri, ho memorizzato tutti i “dovrebbe” e ho dato di matto nelle rare occasioni in cui i miei figli non sono stati all’altezza. Vorrei aver saputo prima che quelle tappe fondamentali sono vaghe e approssimative e che ai bambini capita spesso di mancarle. […]”

4. Il lavoro di genitore è intuitivo

“[…] Il mio corpo sapeva quando prendere in braccio un neonato. Tutte quelle ninna-nanne vecchie di trent’anni mi sono tornate in mente all’istante. Quando mia figlia ha abbandonato il suo pupazzo di Sofia la Giraffa, ho capito che stava cambiando qualcosa senza che qualcuno me lo dicesse. Tutto ciò per dire: sono felice per i consigli e per il sostegno, ma vorrei aver avuto più fiducia in me stessa sin da subito.[…]”

Fonte: www.huffingtonpost.it

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