Pedofilo sospettato della morte di una 14enne: “Lei era consenziente”

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Il pedofilo sospettato della morte di una 14enne

Un pedofilo ha un rapporto estremo con una giovane di 14 anni, subito dopo lei muore. Lui viene inquadrato dalle telecamere ma si difende: “Lei consenziente”.

Un orribile delitto è stato commesso da un pedofilo in Russia. Il maniaco ha consumato un rapporto con una adolescente di soli 14 anni, e quest’ultima è rimasta uccisa. L’uomo si chiama Vladislav Kanshin, ha 43 anni e viene da Mosca. È stato fermato dalle forze dell’ordine che lo hanno individuato grazie alle riprese delle telecamere di sicurezza del circuito chiuso installate in strada. Alle autorità, il pedofilo ha dichiarato che la giovanissima vittima è deceduta un seguito ad un “rapporto estremo”. A riporla lì è stato lui stesso, come si vede dalle inquadrature estrapolate dalla polizia moscovita. Gli investigatori vogliono ora capire se la ragazza fosse già morta quando il mostro l’ha condotta fuori in braccio, o se il decesso sia avvenuto successivamente. Sui resti della vittima è stato condotto anche un esame autoptico che ha portato all’emergere della presenza di tracce di droghe.

Pedofilo accusato della morte di una adolescente

Si ritiene che sia stata fortemente drogata allo scopo di renderla più mansueta. Questo però l’ha condotta ad un avvelenamento letale. Inoltre sono anche state rilevate segni di abusi. La polizia ha perquisito la casa del sospetto, rinvenendo un farmaco chiamato Clepheline, il quale si distingue per i suoi effetti sedativi. Ma lo stesso può essere letale – come molti altri farmaci – se mischiato con alcolici. Kanshin è stato sorpreso dalle autorità mentre stava lavando le lenzuola macchiate dal sangue della 14enne. Ed alle stesse ha fornito poi un falso documento di identità. Ma l’uomo è stato poi identificato con certezza attraverso le sue impronte digitali. Nella casa del mostro c’erano anche svariati giocattoli sessuali e sadomaso, oltre a del Viagra.

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“Lei era consenziente”

Il sospetto era già noto alle forze dell’ordine per dei reati patrimoniali. Lui si è difeso dicendo che con la vittima c’era una relazione sentimentale consenziente, nota anche alla madre della giovane. E che la 14enne era solita passare diverse notti a casa dell’uomo. Dopo il rapporto, l’adolescente si sarebbe sentita male e Kanshin sostiene di essere andato in farmacia per acquistare dei farmaci. Poi però al suo ritorno l’averebbe trovata in grosse difficoltà respiratorie, e così ha scelto di portarla davanti alla porta d’ingresso del suo appartamento. Ora il pedofilo si trova in custodia, in attesa del processo. Un caso di pedofilia eclatante si è avuto di recente anche in Italia.

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