“turismo dell’orrore” boom di selfie davanti al ponte Morandi

crollo ponte genova

Boom di selfie dell’orrore dei turisti in pellegrinaggio al ponte Morandi ma non per pregare.

Solo una settimana fa abbiamo assistito increduli al drammatico collasso del ponte Morandi, da allora moltissime persone si recano sul posto per scattare selfie che inondano il web. E’ polemica per gli scatti dei turisti dell’orrore.

Le vittime del ponte Morandi meritano tutto il nostro rispetto

La parte del ponte Morandi giace ancora lì, un cumolo di macerie, acciaio, cavi detriti e polvere misti al sangue delle 43 vittime he su quel ponte hanno lasciato tutto. Mentre i familiari, il paese e Genova piangono i loro cari si ripete l’ennesimo irrespettoso scempio: moltissime persone si recano sul luogo della tragedia, non per omaggiare  la memoria delle vittime, non per pregare e non per portare un fiore…..ma per fare dei selfie. Scatti che poi vengono condivisi come trofei…di chi ha visitato quel luogo di morte, di chi può dire io l’ho visto in prima persona quello che è rimasto del Ponte Morandi.

Uno scenario che si ripete, accadde lo stesso all’Isola del Giglio dopo che la Costa Concordia affondò. Sui social milioni di foto di turisti soridenti e sbeffeggianti a scattare foto con la carcassa della nave che giageva li… li dove un’altra tragedia spezzò la vita di chi era salito a bordo con la speranza di portarsi a casa un bagaglio di bellissimi ricordi e chi lì ci lavorava, che invece a casa non è mai tornato. 39 persone non fecero ritorno da quel viaggio.

Sciacallaggio e selfie sono le principali forme che testimoniano l’assoluto non rispetto delle tragedie. A questi luoghi se ne aggiungonomolti altri, una lista lunghissima che coinvolge spesso luoghi in cui sono avvenuti terremoti o alluvioni. Anche Rigopiano è stato oggetto della stessa macabra sorte, l’hotel non è mai apparso sui social così tanto come dopo la tragedia, quando anche di lui, il Rigopiano-Gran Sasso Resort, non rimaneva che un ammasso di macerie che avevano schiacciato e ucciso 29 persone.

Sui social scoppia la polemica di chi chiede silenzio, di chiede che venga messo fine al pellegrinaggio dei selfie del terrore, per amore dei quali si è disposti anche a percorrerrere decine e decine di chilometri quando spesso per un gesto di solidarietà non si farebbe lo stesso.

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