Un tatuaggio per raccontare l’adozione

Fonte: Instagram.com/lamiastoriasullapelle

I tatuaggi si fanno spesso per raccontare qualcosa di se, anche la propria storia adottiva.

Chi si è tatuato almeno una volta sa bene come un tatuaggio sia un ottimo mezzo per comunicare al mondo e, in primo luogo a se stessi, un messaggio importante. Molti scelgono di tatuarsi nomi di persone care o immagini in grado di ricordargli per sempre i loro amici a quattro zampe. Altri preferiscono concentrarsi su se stessi, imprimendosi frasi significative e in grado di immortalare un momento importante della propria vita. E poi ci sono storie speciali, come può esserlo quella di un’adozione. Storie che vengono tatuate sulla pelle per raccontare un’identità, un percorso difficile e variegato, un rapporto speciale che lega i figli ai genitori adottivi in un legame che non conosce distanze o limiti perché fatto di amore. Ed è proprio su questa linea di pensiero che il CTA, centro di terapia dell’adolescenza di Milano ha lanciato una nuova iniziativa creando un concorso fotografico dedicato a quei ragazzi che hanno scelto il tatuaggio come mezzo di comunicazione.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Family tattoo: i tatuaggi dedicati alla famiglia

Tatuaggi che raccontano la storia di un’adozione

Fonte: Instagram.com/lamiastoriasullapelle

Il concorso è rivolto a tutti i giovani adottati o in affido che hanno già un tatuaggio del quale potranno inviare la foto entro il 30 Ottobre 2018 entrando a far parte della preziosa galleria di Instagram. L’idea è nata dal direttore del CTA Francesco Vadilonga che ha notato come i ragazzi adottati, a differenza dei propri coetanei che vivono con la famiglia biologica, hanno dei tatuaggi meno trasgressivi ma molto più emozionali. Molti di essi sono infatti rivolti alla famiglia adottiva, riportando iniziali, date di nascita e simboli volti a ricordare come la famiglia sia quella nella quale si vive e con la quale si condivide il proprio percorso di crescita. Un messaggio importante nel quale alcuni includono anche i genitori biologici, creando una sorta di mappa simbolica sulla propria pelle. Una mappa in grado di ricordargli un percorso diverso dagli altri, a volte molto difficile ma, proprio per questo, incredibilmente speciale.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Tatuaggi, un vero e proprio boom negli ultimi anni

Qui la pagina del CTA che rimanda al concorso al quale, ricordiamo, si può partecipare fino al 30 Ottobre 2018.

Impostazioni privacy