Roma: traffico in tilt per protesta autodemolitori sulla Cristoforo Colombo

cristoforo colombo
(screenshot video)

Caos e traffico in tilt a partire dalle 16.30 oggi a Roma, sulla Cristoforo Colombo, per la protesta degli autodemolitori: uomo tenta il suicidio.

Tensione oggi pomeriggio a Roma, lungo la Cristoforo Colombo, per la protesta choc degli autodemolitori. Questi da giorni sono sul piede di guerra contro le intenzioni del Campidoglio che ha avviato un piano di legalità, che non prevede proroghe. La situazione di tensione si è aggravata quando un manifestante di 60 anni con due bypass, si è arrampicato su un’impalcatura pubblicitaria alta circa 15 metri minacciando di uccidersi.

Leggi anche –> “Si, lui mi sta facendo rosicare”: giornata rovinata per Matteo Salvini

Le ragioni della protesta degli autodemolitori romani

(screenshot video)

L’uomo ha infatti prima spiegato che si sarebbe lanciato nel vuoto, poi che si sarebbe tagliato le vene se qualcuno si fosse avvicinato nel tentativo di farlo desistere dalle sue intenzioni. Quindi altre cinque persone si sono invece sdraiate sull’asfalto, bloccando la circolazione della strada. A quel punto, il traffico sulla Cristoforo Colombo, già di per sé un’arteria con non pochi disagi, è andato letteralmente in tilt.

Sul posto sono quindi arrivati la polizia, vigili urbani e i vigili del fuoco. La protesta odierna nasce dopo l’esito negativo dell’incontro fra i funzionari del comune e quelli della regione presso la sede del ministero dell’Ambiente. Gli ‘sfasciacarrozze’ sono contrari a un riordino del settore che arriva dopo vent’anni di proroghe delle autorizzazioni. Il Campidoglio chiede che lavorino fuori città e in condizioni ecosostenibili. Ma le proteste maggiori riguardano in questi giorni il mancato accordo tra Comune di Roma e Regione Lazio sulla concessione delle autorizzazioni.

Potrebbe anche interessarti –> Arrestata Susan Sarandon: un reato “contro” Trump

Cristoforo Colombo bloccata: le parole di un manifestante

A tal proposito, un manifestante ha spiegato: “Sappiamo di questo progetto di spostare gli sfasciacarrozze fuori città. A noi va anche bene. Così come è giusto colpire i disonesti del settore, ma non rinnovare le licenze per rottamare le auto significa levarci il lavoro. Le auto vanno rottamate altrimenti diventano rifiuti tossici”.

Sono una quarantina circa i manifestanti che si sono mossi oggi in maniera molto determinata. La protesta nei pressi di Piazza dei Navigatori e della sede della Regione Lazio. A causa del presidio improvvisato, deviate le linee autobus 30-160-669-670-671-714-766-769.

Impostazioni privacy