L’ex direttore generale Luciano Moggi alla Juve: “Lascia perdere Cristiano Ronaldo”, e racconta del mancato acquisto nel 2003.
Cristiano Ronaldo potrebbe trasferirsi alla Juventus: le voci si rincorrono sui media spagnoli e sembrerebbe addirittura fatta. L’affare costerebbe alla società bianconera 100 milioni di euro di ingaggio, più 30 milioni di euro a stagione per quattro anni. Uno dei giocatori più forti al mondo, talento assoluto del Real Madrid con cui ha vinto tutto, potrebbe dunque approdare nel nostro campionato. Ma c’è chi osteggia il passaggio alla Juventus di Cristiano Ronaldo.
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Le parole di Luciano Moggi sull’acquisto di Cristiano Ronaldo
Si tratta di Luciano Moggi, ex direttore generale bianconero, che in un’intervista a Sport Italia spiega: “Mi viene da ridere. Il problema della Juve non è Ronaldo; è mettere insieme la difesa e il centrocampo. Partirebbero proprio male, per me sbaglierebbero con Cristiano. Con 30 milioni di stipendio se lo possono scordare tutti. Io lo avevo comprato da ragazzino, Ronaldo; ma Salas ha detto di no ed è saltato tutto”.
Moggi ha ricordato quella trattativa risalente al 2003, quando la società bianconera aveva come responsabile per l’estero Gianni Di Marzio. Quest’ultimo, qualche anno fa, aveva raccontato così il suo primo incontro con quello che sarebbe poi diventato un giocatore fenomenale: “Lo vidi in una partita tra Sporting Lisbona e Belenenses, parlai con il ragazzo e con la madre e il giorno dopo Ronaldo era a Torino per le visite mediche. Poi però il portoghese prese altre strade”. Quello che avvenne è ormai noto: Marcelo Salas rifiutò di andare in Portogallo e Cristiano Ronaldo finì al Manchester United, dove inanellò una serie di risultati straordinari.
Luciano Moggi criticato dai tifosi della Juventus
In ogni caso, le parole di Luciano Moggi su Cristiano Ronaldo non sono piaciute al popolo bianconero, che si è scagliato contro l’amato-odiato direttore generale. L’accusa è di attaccare troppo spesso la Juventus, senza però fare alcuna proposta costruttiva.
Da parte sua, Luciano Moggi ha invece esaltato Andrea Agnelli: “Con lui in società c’è una ventata diversa, è venuto perché non si vinceva più. Quando è arrivato Andrea alla presidenza qualcuno sperava andasse male, lui ha lavorato con noi per dodici anni e ha dimostrato di saper condurre una società di calcio. Parla spesso con noi volentieri e si ricorda dei dodici anni quando ci seguiva con il papà. Lo stile Juventus è qualcosa di astratto che viene chiamato in una certa maniera e non ha ragione di esistere, vuol significare comportamento serio, professionalità, lo stile è il DNA della Juventus, vincere sempre con tutte le forze”.