USA, il dietrofront di Trump sui bambini messicani non risolve il problema

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Donald Trump (Getty Images)

Stati Uniti, continuano le polemiche contro Trump per i bambini messicani detenuti senza i genitori: il presidente cede e firma un provvedimento

Alla fine Donald Trump ha dovuto cedere e ha firmato finalmente per interrompere la barbarie. Avevano suscitato polemiche infinite alcuni video che ritraevano dei bambini messicani separati dai genitori alla frontiera, ingabbiati e disperati. Si era mosso il mondo intero, scandalizzato da scene degne di un paese sottosviluppato e in guerra civile perenne, non certo della prima potenza mondiale. Trump ha ceduto alle pressioni e ha firmato un ordine esecutivo per mettere fine alla divisione delle famiglie di immigrati irregolari al confine con il Messico, rientrante nella strombazzata “tolleranza zero” sull’immigrazione. Il decreto firmato da Trump impone che le famiglie in attesa della decisione del giudice federale in merito alla loro permanenza negli Stati Uniti debbano essere detenuti insieme a meno che genitori o parenti siano considerati “un pericolo” per i bambini.

Il partito Repubblicano proverà anche a far passare una nuova legge sull’immigrazione, perché le soluzioni trovate al momento per risolvere l’emergenza o sono illegali (ad esempio detenere adulti e bambini insieme) oppure sono troppo dispendiose (assumere nuovi giudici per velocizzare le detenzioni”. Probabilmente la questione si risolverà in questi giorni con una nuova proposta di legge.

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Trump, dietrofront sui bambini messicani, ma non quelli già detenuti

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La frontiera messicana (Getty Images)

Intanto il problema è stato risolto a metà, nonostante l’intervento di Donald Trump. Erano circa 2.300 i bambini messicani che erano stati separati dalle loro famiglie e rinchiusi in centri di accoglienza che somigliano molto a delle prigioni. Le immagini dei bambini in lacrime avevano sollevato un polverone, provocando grande emozione nell’opinione pubblica, finanche quella Repubblicana. Ora sembra che Trump abbia tamponato la situazione incresciosa, ma non retroattivamente. Questa nuova decisione del presidente statunitense, infatti, risolve la questione solo per gli immigrati che verranno, ma non fa nulla per le famiglie fermate nelle ultime settimane e ancora detenute in attesa di giudizio, con genitori da una parte e figli dall’altra.

Al momento non è previsto che i bambini messicani vengano ricongiunti con le rispettive famiglie e non sono trapelate intenzioni differenti dall’amministrazione: una possibile soluzione potrebbe essere affidare i minorenni ad altri parenti che già hanno negli Stati Uniti, in attesa del giudizio.

 

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