Nola arrestato un presunto pedofilo: violenza su una bambina di 3 anni

Arrestato un presunto pedofilo a Nola, in provincia di Napoli, per violenza sessuale su una bambina di 3 anni

Terribile episodio di violenza sessuale su di una bambina a Nola, in provincia di Napoli. I carabinieri hanno arrestato un uomo di 24 anni per aver commesso violenza sessuale aggravata su una piccola di 3 anni nel gennaio 2018. Le indagini hanno portato al fermo dell’uomo, che è stato ritenuto responsabile del reato commesso in una sola occasione diversi mesi fa, con un quadro indiziario grave e praticamente inequivocabile. Secondo quanto emerge dalla ricostruzione dei fatti, il presunto pedofilo si sarebbe ritrovato solo in una stanza con questa bimba di 3 anni, con la quale non ci sono rapporti di parentela, e avrebbe iniziato ad abusarne. Fu trovato però in flagranza di reato e pertanto fu chiamata una pattuglia dei Carabinieri, i quali, giunti sul posto, hanno raccolto le testimonianze e dopo alcuni mesi di indagini hanno inchiodato l’uomo alle sue responsabilità, assicurandolo alla giustizia.

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Violenza sessuale a Napoli, il precedente di Fortuna Loffredo

pedofilia

Quando si verifica un caso di un pedofilo o presunto tale in provincia di Napoli la mente non può che tornare all’assurdo caso di Fortuna Loffredo, la bimba di 8 anni morta il 24 giugno del 2014 dopo essere stata scaraventata dall’ottavo piano di uno degli edifici del parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Dopo approfondite indagini, svolte tra omertà ed enormi ostacoli giudiziari, emerse che la bambina prima di essere uccisa fu ripetutamente abusata da un adulto, che a seguito del processo è emerso essere Raimondo “Titò” Caputo, che è stato incriminato per il delitto e condannato all’ergastolo. Dieci anni di reclusione invece a Marianna Fabozzi, la sua compagna dell’epoca, che fu accusata di essere complice di Caputo negli abusi sessuali e nell’omicidio. Un caso giudiziario che ha smosso le coscienze e ha suscitato grande coinvolgimento, anche per il misto di orrore, omertà e infiltrazioni camorristiche. Con le debite distinzioni, e con le debite proporzioni, speriamo che se c’è stata violenza su una bambina innocente il responsabile sia riconosciuto come tale e assicurato alla giustizia per lungo tempo.

 

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