Esami di terza media al via: le differenze con gli anni scorsi

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Tutto pronto per gli esami di terza media: ecco cosa cambia rispetto agli scorsi anni

Ragazzi, tenetevi forte: iniziano gli esami di terza media! Siete tesi? Siete pronti? Per tanti adolescenti italiani (oltre mezzo milione, ndr) sta per iniziare quello che è il primo vero appuntamento con la vita “dei grandi”, il primo degli esami che, lo sappiamo, non finiscono mai! In questi giorni c’è grande fibrillazione nelle case degli studenti, e non solo per “colpa” loro. Si tratta di un appuntamento molto sentito anche dai genitori, che sperano sempre che il proprio pargolo sia il più bravo della classe e faccia una bella figura. In realtà il tasso di bocciature è bassissimo, pari quasi a zero, con una percentuale molto alta di promossi con una media superiore all’8, ma gli esami di terza media restano comunque un appuntamento di grande importanza per lo studente. Un’esperienza di vita, prima ancora che di scuola. E così, mentre in molti stanno per andare in vacanza pur sapendo già quando ricomincia la scuola a settembre, per altri sembra proprio che la “vera” scuola sia iniziata proprio in questo momento. Ma vediamo a cosa andranno incontro i nostri ragazzi, vediamo come si svolgeranno gli esami di terza media e quali saranno le differenze rispetto agli scorsi anni.

Esami di terza media, tutte le novità di quest’anno

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(iStock)

Grandi cambiamenti per gli esami di terza media quest’anno. Le scuole hanno dovuto seguire le direttive contenute in uno dei decreti attuativi della cosiddetta Buona Scuola renziana. Si può essere ammessi anche con il 5 in una o più materie, ma niente più voti “arrotondati”, niente più “5 che diventano 6”: l’insufficienza peserà anche sulla valutazione finale. Non c’è più la bocciatura per il comportamento, il famoso “sei in condotta”, che invece magari andrebbe ripristinato insieme ad altre misure per evitare bullismo e problematiche varie. Sono previste poi soltanto tre prove scritte e una prova orale, che avrà anche domande di Cittadinanza e Costituzione, in pratica l’ex educazione civica. Niente più test Invalsi, che è stato anticipato ad aprile, e i famosi tre test scritti. La prova di matematica resterà quasi intatta rispetto al passato, mentre molte più variazioni avrà la prova di italiano: oltre al classico tema ci sarà anche la possibilità di fare il riassunto o uno scritto più argomentativo. Partendo da una certa tesi espressa su un’opera letteraria, il candidato può esprimere il proprio punto di vista prendendo sempre ad esempio altri autori studiati negli anni passati. Forse l’innovazione più interessante e stimolante di tutte, un ottimo banco di prova per quella che sarà la formazione futura. Altra novità riguarda le lingue straniere: ci sarà una sola prova, distinta in due sezioni, con un unico voto che è la media di quelli presi nelle due lingue. Una decisione sicuramente opinabile che porta ad una valutazione molto meno attendibile.

 

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