Alessandra Appiano: biografia della scrittrice scomparsa recentemente

alessandra appiano
Foto da Instagram #alessandraappiano

Alessandra Appiano si è tolta la vita a Milano pochi giorni or sono. Scrittrice, voce dell’universo femminile, giornalista… chi era Alessandra Appiano?

Se n’è voluta andare a 59 anni, lasciando il più puro sgomento a farle da strascico.

Alessandra Appiano non era solo una scrittrice, era una donna che credeva nelle donne, che cercava di dar voce all’animo femminile, che raccontavastorie con rispetto, sensibilità e grazia.

Forse proprio il suo apparire pacata, sempre molto ferma nelle sue opinioni, sorridente ed elegante ha fatto sì che la notizia del suo ultimo estremo gesto abbia semplicemente lasciato tutti di stucco.

Alessandra Appiano non è però solo una donna che si è tolta la vita: scrittrice, giornalista, opinionista e molto altro ancora, Alessandra Appiano era una donna ricca di sfaccettature. oggi proviamo a riscostruirle in una sua biografia.

Alessandra Appiano marito, età e molto altro

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Foto da Instagram #alessandraappiano

Figlia di un veterinario, Felice, e di una casalinga, Liliana, Alessandra Appiano nasce ad Asti il 30 maggio 1959 e sin da subito la sua vita si impronta su una decisa corsa alla fama che inizialmente la porta a contatto con il mondo della moda:

“Volevo diventare famosa astrattamente, ero parecchio ingenua, non avevo né agganci politici né clan di riferimento ma solo tanta determinazione. Dai 16 anni iniziai ad andare a Milano per alcuni provini nella moda e nella pubblicità. Le prime foto apparse su un giornale (si chiamava Lei) che ho messo nel mio primo book fotografico me le ha fatte Oliviero Toscani e ricordo ancora quanto mi sentivo ridicola con quel baschetto sulle ventitré e gli stivali alla piratessa di colori differenti… Invece lui era avanti, e sono foto attuali anche adesso”.

Con Portobello, condotta da Enzo Tortora, Alessandra fa il salto sul piccolo schermo dove poi negli anni tornerà ciclicamente, ospite di tanti talk show come Mattino Cinque, Torto o ragione? Il verdetto finale e La vita in diretta:

“Enzo era un gran signore ma in effetti era una persona anomala per l’ambiente televisivo poiché, da buon genovese, era particolarmente riservato e non voleva fare il simpatico a tutti i costi. Ricordo che al provino mi scelse proprio lui per il ruolo di valletta-centralinista poiché rimase colpito dalla mia classe, cosa non difficile in un ambiente di smandrappate; avevo poco più di vent’anni”.

Presto però Alessandra capisce che è il mondo della scrittura ad affascinarla più di ogni altra cosa. Negli anni ’90 inizia così a scrivere alcuni libriumoristici per Monadori e poi arriva il libro della svolta, Amiche di salvataggio pubblicatonel 2002 per Sperling & Kupfer e che le fa vincere il Premio Bancarella 2003.

Da allora Alessandra Appiano pubbliherà molti altri romanzi, fino a Ti meriti un amore, il suo ottavo volume uscito nel maggio 2017.

La sua vita privata era celata da grande riserbo. Sposata con Nanni Delbecchi, caporedattore della Coltura al Fatto quotidiano, non aveva avuto figli. I due condividevano una grande passione per i gatti e, ovviamente, per la forza delle parole. Spesso lavoravano insieme, promuovendo in coppia i loro libri con incontri e letture nelle librerie.

Proprio al giornalista, che per anni è stato compagno di vita di Alessandra, è corso il pensiero di molti quando domenica 3 giugno si è appreso della scomparsa della scrittrice. Solo in quell’occasione si è venuto a sapere del ricovero per depressione che Alessandra stava affrontando a Milano e di come un velo di malinconia incombesse da anni sulla sua vita.

Un velo che ai più era sfuggito, sapientemente offuscato dal sorriso e dalla serenità che Alessandra sfoggiava ogni giorno della sua vita. Qualche segnale è forse sfuggito? Difficile dirlo anche se in molti se lo staranno chiedendo.

un’intervista di qualche tempo fa, a chi le chiedeva quale fosse il suo punto debole, Alessandra Appiao aveva risposto: “La malinconia. A volte invincibile”.

Alessandra Appiano scrittrice

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Foto da Facebook

Amiche di salvataggio (Sperling & Kupfer, 2002) è il libro che ha portato Alessandra Appiano al successo. Con quest’opera vince il premio Bancarella nel 2003 ma per la scrittrice non si trattava di una prima opera.

Prima erano usciti La vita è mia e me la rovino io (Mondadori, 1992), Sola? Come vivere felici con gli uomini. Delle altre (Mondadori 1993), Più malsani più brutti (Mondadori, 1995), opere che poi si riveleranno solo il preludio di una carriera feconda e tutta volta a raccontare l’universo femminile.

Le opere di Alessandra Appiano verranno poi tradotte anche in Francia, Germania, Portogallo, Russia, Polonia, Lituania e Spagna.

Sempre con Sperling & Kupfer pubblicherà poi Domani ti perdono (2003), Scegli me (2005), Le vie delle signore sono infinite (2006) e Le belle e le bestie (2007), romanzi che descrivono l’universo femminile del XXI secolo, attraverso toni ironici e sempre molto sentiti.

Nel 2010 passerà poi a Garzanti per cui pubblicherà Il cerchio degli amori sospesi (2010) e Solo un uomo (2013), mentre con Cairo Ti meriti un amore (2017).

Alessandra Appiano ha portato però la sua scrittura frizzante, arguta e divertente anche nel mondo della stampa periodica. Collabora negli anni con Donna Moderna e Nuovo, per i quali recensisce libri, mentre su Ilfattoquotidiano.it si occupava di volontariato.

Alessandra Appiano morte

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Footo da Facebook @mattinocinque

Così come la vita privata di Alessandra Appiano è sempre stata circondata da grande riserbo e discrezione, anche la sua morte, improvvisa e dolorosa, resta ad oggi in parte avvolta nel mistero.

Le prime voci parlano di un gesto volontario, di un desiderio di porre fine ai propri tormenti interiori, gli stessi che l’avevano condotta al ricovero in una clinica milanese.

Alessandra stava dunque cercando di combattere la propria depressione, un male così sottile che i più non erano riuscita a intravederlo dietro il suo sorriso sempre radioso.

A tal proposito Antonella Clerici ha commentato tra le lacrime: “Com’è possibile non capire un vuoto così profondo in un volto bellissimo e sempre sorridente?”. Le fa eco da La Vita in Diretta Monica Leofreddi:

Ho chiamato tante persone che la conoscevano per capire cosa mi fosse mancato di lei – ha detto visibilmente emozionata – Non avevo colto niente di tutto quello che ho scoperto ieri

Infine anche Rita Dalla Chiesa a Mattino 5 ha dichiarato:

“Un’educazione rara. Era una donna che sembrava ed era piena di vita. Solidale nei confronti di tutti. Nei momenti difficili mi è sempre stata vicina. È stata mia autrice nel programma ‘Il trucco c’è’ con Diego della Palma. Da ieri mi sto chiedendo se anche io e altre persone abbiano sbagliato qualcosa…
Noi amiche non abbiamo potuta aiutarla. Quando si sta male bisogna imparare a dirlo,perché quando si spengono le telecamere… Che ne sappiamo cosa c’è dentro? La depressione è terribile”

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