Governo 5 Stelle-Lega, il no a Cottarelli potrebbe riaprire i giochi

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Foto da Facebook @LuigiDiMaio

Si va verso un nuovo Governo 5 Stelle-Lega: subito dopo il no del Parlamento a Cottarelli si riapriranno i giochi Di Maio-Salvini

Continua, imperterrita, la crisi di Governo. Il Premier incaricato Carlo Cottarelli sta trovando enormi difficoltà nel preparare una lista di Ministri che possa essere di gradimento delle forze politiche e in ogni caso le maggioranze sembrano orientate a non concedergli la fiducia in Parlamento. Salterà quindi anche questa ennesima trattativa, e l’Italia resterà senza una guida politica univoca. Ecco perché un governo di coalizione 5 Stelle-Lega potrebbe essere ancora possibile, onde scongiurare una crisi tale da portare a nuove elezioni. Il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha lasciato intendere che si potrebbe riproporre l’opportunità di un’alleanza con la Lega per governare il Paese subito e non dopo nuove elezioni.

Di Maio si dice sicuro che Cottarelli non avrà né la maggioranza dei voti né la maggioranza in Parlamento, quindi gli sarà difficile ottenere la fiducia: “Noi siamo pronti a rivedere le nostre posizioni: se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo ma chiediamo si rispetti la volontà del popolo. Fate partire il nostro governo: una maggioranza c’è in parlamento”.

Governo 5 Stelle-Lega, Salvini vuole andare al voto

matteo salvini
Foto da Facebook @salviniofficial

Luigi Di Maio quindi apre a un nuovo Governo 5 Stelle-Lega, ma per il momento Matteo Salvini non sembra essere dello stesso avviso. Dopo aver stigmatizzato le proposte di impeachment da parte del Movimento, Salvini ha prospettato il ritorno al voto come soluzione migliore: “Prima torniamo al voto, meglio è”, ha detto il leader leghista da Siena. In linea teorica, nel momento in cui non dovesse essere concessa la fiducia a Cottarelli, si potrebbero anche riaprire le trattative tra Lega e 5 Stelle per evitare che si torni subito al voto, cercando un accordo anche con il Presidente della Repubblica Mattarella.

In caso contrario si tornerà al voto, presumibilmente a fine luglio o al massimo ad inizio settembre. Un’ipotesi che comunque non viene esclusa né dalla Lega né tanto meno dal M5S, che pur cercando una mediazione per riprovare a governare si dice pronto ad affrontare le nuove elezioni. E intanto gli italiani attendono che tutte le liti di partito si risolvano in qualcosa che sia anche nel loro interesse.

 

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