Filippone, fra droga e premeditazione: il folle piano del manager abruzzese

Fausto Filippone
Il salto nel vuoto di Filippone (Screenshot Chi L’Ha Visto)

Emergono particolari inquietanti dagli esami tossicologici di Fausto Filippone, di Marina Angrilli e della piccola Ludovica

Proseguono senza sosta le indagini della Polizia per provare a comprendere le motivazioni dietro al folle gesto di Fausto Filippone, l’uomo che la settimana scorsa, in provincia di Chieti, ha ucciso sua moglie Marina Angrilli e sua figlia Ludovica, lanciando la prima dal balcone di casa sua e la seconda da un cavalcavia, poi si è tolto la vita lanciandosi anche lui. Una follia assurda, per certi versi inspiegabile, anche se piano piano con le indagini stanno venendo fuori alcuni particolari che da un lato inquietano e dall’altro almeno chiariscono un minimo cosa è successo in quella che sembrava una famiglia normale, senza problemi di sorta.

Ciò che appare chiaro è che Filippone stesse pianificando già da tempo ciò che poi ha fatto, e uno dei dettagli emersi dagli esami tossicologici che sono stati resi noti nel tardo pomeriggio di ieri è che Ludovica, la figlia di Fausto Filippone, è stata sedata prima di essere buttata giù: nel suo corpo è stato rinvenuto un elevato quantitativo di benzodiazepine. Almeno possiamo credere e sperare che non abbia realizzato ciò che stava accadendo. Puliti invece i tossicologici di Marina Angrilli e dello stesso Filippone.

Filippone, cocaina in auto: “Piano premeditato”

Le indagini sul folle gesto di Fausto Filippone sono arrivate ad una svolta quando gli inquirenti hanno appreso il contenuto delle droghe rinvenute nella sua auto. C’era della cocaina, poi un bicchiere con un’altra sostanza che presumibilmente erano le benzodiazepine con le quali ha sedato sua figlia Ludovica. Ma ciò che appare ormai certo è che il piano di Filippone fosse premeditato, pianificato fin nei dettagli. Uno dei particolari che non sono sfuggiti alle indagini è la telefonata che il manager abruzzese ha fatto a uno degli studenti che vivono nella casa in piazza Roccaraso, a Chieti Scalo, dove è stata uccisa Marina Angrilli.

Filippone ha chiesto al suo inquilino di non chiudere a chiave la porta della sua camera. Era la camera che dava accesso al balcone da cui è stata spinta Marina. Un dettaglio che, visto dopo ciò che è accaduto, appare davvero terrificante. Un piano chiaro e lineare nella sua lucida follia: resta soltanto da capire perché l’ha fatto.

Che cosa sono le benzodiazepine utilizzate da Filippone?

Il dettaglio inquietante emerso dalle indagini è l’utilizzo, da parte di Filippone, di benzodiazepine per sedare sua figlia Ludovica prima di lanciarla dal cavalcavia. Ma cosa sono le benzodiazepine? Le benzodiazepine (o BZD) sono una classe di farmaci che hanno proprietà ansiolitiche, sedativo-ipnotiche, anticonvulsivanti, miorilassanti e anestetiche. Servono per curare insonnia a breve termine, ansia, manifestazioni psichiatriche, attacchi di panico, convulsioni. Inoltre, le benzodiazepine possono essere utilizzate come sedativi prima di esami come ad esempio la gastroscopia o la colonscopia. Visti i risultati degli esami tossicologici sulla piccola Ludovica è abbastanza chiaro per quale motivo siano state usate. Almeno possiamo sperare che abbia sofferto poco.

 

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