Hamburger o insalata? La scelta può dipendere dal volume della musica

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Musica troppo alta può spingere al consumo di alimenti meno sani.

Quando si parla di alimentazione ed in particolare di dieta, i fattori da prendere in considerazione sono davvero tanti e vari.
Avresti mai detto, ad esempio, che il volume della musica che ascolti può incidere sulle tue scelte alimentari? Per quanto la cosa possa suonare strana, è proprio così, e a rivelarlo è stato uno studio condotto dalla University of South Florida che ha condotto un esperimento in merito, giungendo alla conclusione che una musica troppo forte può generare uno stato emotivo che porta a scegliere cibi poco sani a dispetto di quelli più sani. Un aspetto importante se si pensa che ristoranti e supermercati possono modulare le nostre scelte attraverso la musica ambientale e tutto senza che noi ce ne rendiamo conto.

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Il volume della musica può condizionare le tue scelte alimentari

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Immagina di essere in un ristorante e di avere davanti un menu al cui interno sono esposti sia piatti sani che più elaborati. In sottofondo c’è della musica e mentre l’ascolti continui a pensare se prendere un’insalata sana e sicuramente meno pericolosa per la tua prova costume o un hamburger, minaccioso per quei chili che devi ancora perdere ma dal sapore più deciso.
Ecco, forse non ci hai mai fatto caso ma a volte la tua scelta potrebbe essere stata guidata dalla musica di sottofondo. A dircelo è proprio un esperimento effettuato presso un bar di Stoccolma, in Svezia, dove sono stati riprodotti diversi generi musicali a decibel differenti. Durante l’esperimento, i cibi sono stati catalogati come sani, non salutari e neutri (per bevande come caffè o tè) e il risultato, frutto di diversi giorni di osservazione sul campo, è stato che i cibi poco salutari venivano ordinati con una frequenza maggiore del 20% quando si era in presenza di una musica troppo forte. Negli altri casi a prevalere erano invece i cibi sani. Un risultato che ci porta a comprendere ancora una volta come lo stato emotivo influisca sulle nostre scelte alimentari e su come ristoratori e supermercati possono agire in modo indiretto sui nostri acquisti.

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Già diversi anni fa, era stato condotto un esperimento analogo ma improntato sui colori. Ai tempi era emerso che colori accesi come il rosso portavano a desiderare di mangiare di più e con alimenti più grassi e pesanti. Insomma, a volte non si tratta solo di forza di volontà o di gusto personale ma anche delle stimolazioni cui è sottoposto il nostro cervello. Un motivo in più per interrogarsi con maggior attenzione sui propri desideri, specie quando ci si trova fuori dal proprio ambiente familiare.

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