Alessia Marcuzzi geolocalizza il figlio: era nel dormitorio femminile

alessia marcuzzi
Foto da Facebook @alessia.marcuzzi

Alessia Marcuzzi mostra a Fabio Fazio come controlla il figlio che studia a Londra. La geolocalizzazione è la sua arma vincente ma, nella prova in diretta, qualcosa non va come dovrebbe.

Alessia Marcuzzi ha due figli: Mia, avuta dall’unione con Francesco Facchinetti, e Tommaso, il primogenito frutto dell’amore con Simone Inzaghi. Quest’ultimo ha oramai 17 anni e studia in un college vicino Londra. L’età è critica e mamma Alessia vuole avere tutto sotto controllo così ha trovato un modo assai tecnologico e moderno per controllare, letteralmente, ogni mossa del figlio anche se a distanza: la geolocalizzazione.

Attraverso un’app installata sul suo cellulare, Alessia Marcuzzi segue il figlio in ogni momento della giornata, venendo così a sapere sempre con estrema precisione dove si trova. La tecnica, non propriamente all’insegna della più pura correttezza, è stata svelata dalla stessa presentatrice a Fabio Fazio, ospite del programma Che tempo che fa: il presentatore è rimasto alquanto colpito dalla semplicità di un simile metodo di spionaggio e così ha chiesto ad Alessia una dimostrazione pratica della geolocalizzazione. La presentatrice non ha esitato ma, una volta avviata l’app, la ricerca ha dato un esito alquanto imprevisto.

Alessia Marcuzzi geolocalizza il figlio nel dormitorio femminile

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Foto da Facebook @alessia.marcuzzi

Quando mamma Alessia ha individuato il suo pargolo in quel del Regno Unito il ragazzo si trovava in effetti dove sarebbe dovuto essere, nel college in cui studia.

A una più attenta osservazione della mappa però qualcosa è apparso strano a Alessia Marcuzzi. L’icona raffigurante Tommaso si trovava infatti in un’area del college non corrispondente alla sua camera: l’edificio mostrato era infatti antistante un parcheggio, in prossimità della chiesa, insomma, sembrava in tutto e per tutto il dormitorio femminile del college.

Diciamo dunque che Tommaso era sì nella zona in cui mamma Alessia auspicava di trovarlo ma non esattamente nelle stanze a lui preposte. Del resto, per questo studioso ragazzo, ci vorrà anche un po’ si svago, non pensi Alessia?

Questa geolocalizzazione non è poi lo strumento impeccabile che si possa credere: spesso svela fin troppo, anche dettagli che sarebbe meglio rimanessero avvolti nel mistero.

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