Giro d’Italia 2018, omaggio a Michele Scarponi: carriera e successi

Michele Scarponi con Vincenzo Nibali (LUK BENIES/AFP/Getty Images)

Il Giro d’Italia 2018 omaggia lo scalatore Michele Scarponi: carriera e successi del campione marchigiano scomparso il 22 aprile 2017.

Il 101esimo Giro d’Italia celebra oggi un grande ciclista italiano prematuramente scomparso, il marchigiano Michele Scarponi, morto investito da un furgone durante un allenamento, vicino a Filottrano, il 22 aprile 2017. Lo fa con una tappa che passa per le strade dove il campione si allenava: partenza da Assisi e arrivo a Osimo dopo 156 km. Definita la tappa ‘dei muri’ affronta nel finale il muro di Filottrano (16% di pendenza) e la salita verso Osimo, con Gpm di quarta categoria. Un doveroso omaggio al campione marchigiano, che nel 2011 ha conquistato il Giro d’Italia ed era veramente amatissimo da tutti gli appassionati di questo sport.

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Carriera e successi di Michele Scarponi

(Bryn Lennon/Getty Images)

Classe 1979, nato a Jesi e professionista dal 2002, Michele Scarponi, soprannominato L’Aquila di Filottrano, era uno scalatore puro, ma comunque capace di difendersi a cronometro. In carriera, oltre al Giro del 2011, assegnatogli dopo la squalifica di Alberto Contador, ha vinto una Tirreno-Adriatico nel 2009, praticamente sulle strade di casa sua. Infatti, arrivò quarto nella cronometro di Macerata e vinse la tappa successiva con arrivo a Camerino. In tal modo, riuscì a ottenere la vittoria finale davanti a Stefano Garzelli e Andreas Klöden.

Sempre nel 2009, si fece notare al Giro, vincendo la 6ª tappa Bressanone – Mayrhofen e la 18ª tappa Sulmona – Benevento. Si è ripetuto nel 2010, alla 19esima tappa, tagliando per primo il traguardo di Aprica. Sempre al Giro d’Italia, è giunto tre volte al quarto posto, nel 2010, 2012 e 2013, non riuscendo però mai a ripetersi nelle due altre grandi corse a tappe, il Tour de France e la Vuelta spagnola. Il suo ultimo successo è stata la 1ª tappa del Tour of the Alps. Michele Scarponi vinse il 17 aprile 2017, giungendo primo sul traguardo di Innsbruck. La corsa si concluse il 21 aprile, con il quarto posto assoluto dell’Aquila di Filottrano: il giorno dopo, il tragico investimento in cui perse la vita.

Michele Scarponi: l’omaggio del Giro d’Italia

(LUK BENIES/AFP/Getty Images)

Michele Scarponi stava preparando la propria partecipazione al Giro del Centenario quando è stato vittima del terribile incidente che gli è costato la vita. Quest’anno, per omaggiarlo, il Giro ha deciso di passare dalla sua Filottrano e di far arrivare la tappa a Osimo, alla presenza di 10mila persone solo nella città di San Giuseppe da Copertino. Anche la Tirreno-Adriatico ha omaggiato il campione marchigiano nel 2018: l’11 marzo, una tappa con arrivo a Filottrano è stata vinta da Adam Yates, fratello gemello di Simon Yates. L’ultima salita della tappa dedicata a Michele Scarponi misura 1,8 km al 6,4% di pendenza media, su pavé in porfido nel centro storico di Osimo. Il tratto più impegnativo è il muro di via del Borgo, in pavé grossolano, lungo 300 metri e al 16 per cento. Strade dove Michele Scarponi si allenava ogni giorno per diventare il campione che è stato.

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