Grande Fratello, Simone Coccia denunciato dall’ex moglie

Grande Fratello, Simone Coccia denunciato dall’ex moglie

Dopo il litigio con Luigi Favoloso, Simone Coccia torna a far parlare di sé. Stavolta però non accade nulla all’interno della casa del Grande Fratello, ma i fatti avvengono all’esterno. L’ex strip-man infatti, oggi compagno della deputata Stefania Pezzopane, è stato denunciato dalla sua ex moglie.

Grande Fratello, ex moglie contro Simone Coccia

Stefania Pezzopane
Simone Coccia con Stefania Pezzopane (Facebook)

La donna si chiama Barbara Ippoliti e ha 31 anni. E’ stata sposata con Simone Coccia e con lui ha avuto un figlio, che oggi ha 11 anni. Ha parlato al settimanale Di Più, spiegando di non essere arrabbiata con l’ex, ma piuttosto d’essere stanca. Lui continua a prendere tempo e i soldi dovuti per il mantenimento del bambino non sono quasi mai arrivati.

Coccia ha fatto una gran fatica a trovare lavoro, e ora prova a farsi un nome in televisione. Un giudice però aveva imposto il pagamento di 300 euro mensili, che raramente l’ex moglie ha percepito. Da qui il polverone sollevato, con la donna che spera addirittura lui possa vincere il Grande Fratello 15. In questo modo infatti avrebbe di certo i soldi per saldare i propri debiti con la famiglia che sembra aver dimenticato.

Grande Fratello, lettera a Simone Coccia

Nella lettera pubblicata dal settimanale si può leggere un attacco diretto: “La Pezzopane lo sa che non paghi gli alimenti per il mantenimento di tuo figlio?”. Si evince soprattutto che Coccia sia già stato denunciato. L’ex moglie infatti ribadisce d’aspettarlo in tribunale il prossimo 21 maggio, o comunque i suoi legali, essendo lui a Cinecittà. Sarà un giudice a decidere la sanzione. Non è da escludere che un’eventuale vincita al termine del reality possa essere vincolata. Ad ogni modo, che arrivi fino in fondo o meno, il post Grande Fratello è un mix di apparizioni televisive e presenze pagate in discoteca. Un modo per pagare il dovuto ci sarà. Resta da capire se Coccia sia pronto ad ammettere le proprie responsabilità.

 

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