Vladimir Luxuria ha postato su Instagram una sua vecchia foto con la faccia piena di lividi, spiegando che quando aveva vent’anni ha subito un’aggressione.
Vladimir Luxuria ha postato sui social una sua vecchia foto con la faccia piena di lividi. Ai tempi dello scatto aveva vent’anni e aveva appena subito un’aggressione. Queste le parole della donna trans più famoso d’Italia: “Oggi ho deciso di mostrarvi una foto di quando avevo venti anni, subito dopo le botte che presi da un gruppo di ragazzi in metropolitana mentre mi urlavano insulti. Mi fecero male i cazzotti e anche l’indifferenza della gente che continuava a guardare altrove come se non stesse accadendo nulla. Non mi vergogno di mostrarvi la barba e i lividi che avevo allora… li ho superati entrambi…”.
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Le reazioni alla denuncia di Vladimir Luxuria
Non appena la foto è stata pubblicata su Instagram, ha ottenuto oltre 18mila apprezzamenti e decine e decine di commenti. Un’utente commenta: “A me non mi piace tutta questa ignoranza, c’è troppa violenza, bullismo, cattiveria della gente. Ascolto il telegiornale qualche volta e parlano di violenze, morti, terremoti. L’importante che hai superato quella situazione, mi raccomando non ti arrendere mai, mi spiace per quello che ti è successo”. In tanti sottolineano che Vladimir Luxuria deve andare avanti nelle sue battaglie, mostrando vicinanza e affetto per l’accaduto e la denuncia.
Un altro utente scrive: “Lo so che non si può tornare indietro, ma ti dico che se si potesse o se mi fossi trovato in quel presente lì, non solo mi sarei fermato ma ti avrei difeso anche a costo di prenderle io… anche io… o solo io. Ti avrei difesa con unghie e denti. Mi dispiace sentire queste storie… Mi rattristano tanto”. E ancora: “Quanta è cattiva la gente, non la sopporto fa veramente schifo!!! Mi spiace che hai sofferto tanto e la foto lo fa vedere…. Purtroppo esistono ancora persone cosi molto ignoranti!!! Ma questa a parere mio non è una giustificazione!!! Però ora sei tu, e loro ancora oggi non sono nessuno!”. Infine un commento che riassume tutti: “L’indifferenza è ancora peggio della violenza stessa, fa male due volte”.