Lettera di un (anziano) padre al figlio: parole commoventi senza tempo

lettera padre anziano
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Una lettera da tempo nota sul web e che continua a commuovere tuttigrazie alle toccanti parole che un padre oramai anziano rivolge al proprio figlio: una lezione di amore, famiglia e vita.

E’ vero, non è una novità, l’ultima proposta del mondo di internet o una chicca appena uscita. Le parole della lettera che viproponiamo oggi girano on line già da anni ma ultimamente sono tornate alla ribalta grazie a Fabio Volo che, su Radio Deejay all’interno del suo programma Il volo del mattino, se ha riproposte con grande sentimento.

Lo scrittore ha finito la sua lettura della lettera in questiona a stento, fermandosi spesso per il sopraggiungere delle lacrime e con la voce rotta dal pianto. Le parole della missiva infatti, che si immagina scritta da un padre oramai anziano al proprio figlio, toccano le corde più profonde dell’animo umano e sussurrano spesso a cuori fragili, in cui il ricordo di una padre scomparso o quello di un padre presente ma oramai non più “in piena forma”, è un punto sensibile e molto fragile.

Fabio Volo non ha saputo tenere a freno le lacrime durante la lettura, per voi sarà lo stesso? Stiamo a vedere.

Lettera di un padre anziano

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“Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi… abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere… ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare… ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso… dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto… non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio.”

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