Nuovo Governo: intesa possibile tra Movimento 5 Stelle e Pd

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(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

Verso il Nuovo Governo: intesa possibile tra Movimento 5 Stelle e Pd al termine dell’incontro tra la delegazione dem e Roberto Fico, cosa sta accadendo?

C’è una novità importante in queste settimane concitate riguardo la formazione del nuovo governo: da parte del Partito democratico c’è stato oggi un cambio di atteggiamento nei confronti del Movimento 5 Stelle. La scorsa settimana, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito il mandato esplorativo al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. La Seconda carica dello Stato ha dovuto valutare la possibilità di una convergenza su un programma di governo tra centrodestra e Movimento 5 Stelle. Si è concluso con un nulla di fatto. Ieri invece, il Capo dello Stato ha conferito il medesimo mandato esplorativo a Roberto Fico, presidente della Camera ed esponente di spicco del Movimento 5 Stelle.

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I numeri di un governo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico

A Roberto Fico spetta il compito, altrettanto difficile, di chiarire se sia possibile un governo tra pentastellati e centrosinistra. I numeri ci sarebbero: ad esempio, alla Camera dei Deputati, una maggioranza M5S (227) Pd (112) e Leu (14), conterebbe su 363 voti, una cinquantina in più rispetto alla metà più uno. Ma ieri il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, non sembrava predisposto a un accordo e da Gorizia ha spiegato: “È da 50 giorni che ci dicono ‘facciamo tutto subito, facciamo tutto nuovo, facciamo tutto presto, sarà di cambiamento’. Cinquanta giorni da Prima Repubblica, ma magari avessimo la qualità da Prima Repubblica… Raccontano una storia che non c’è, se la cantano e se la suonano tra di loro e continuerà così”. Poi ha aggiunto: “Ci confronteremo con il presidente Fico con spirito di leale collaborazione secondo il mandato conferitogli dal presidente Mattarella. Lo faremo con serietà e coerenza a partire da una questione fondamentale e prioritaria: la fine di ogni ambiguità e di trattative parallele con noi e anche con Lega e centrodestra. Per rispetto degli italiani, dopo 50 giorni di tira e molla, occorre su questo totale chiarezza”.

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Movimento 5 Stelle-Pd: prove di intesa per il nuovo governo?

Nel pomeriggio di oggi, al termine dell’incontro tra la delegazione del Pd e Roberto Fico, Maurizio Martina è sembrato decisamente più possibilista. “Se gli M5S confermano la fine di qualsiasi tentativo di un accordo tra M5S e Lega e centrodestra, siamo disponibili a valutare questo nuovo e importante scenario”, ha affermato il segretario reggente. Ma il nuovo percorso deve passare per una chiamata di responsabilità da parte dell’intero Partito Democratico. Su questo punto, Maurizio Martina è chiaro: “Ci impegniamo ad approfondire questo percorso di novità con tutto il partito, coinvolgendo in primo luogo i nostri gruppi dirigenti. E la direzione nazionale deve essere chiamata a valutare, approfondire, discutere ed eventualmente deliberare un percorso nuovo”. Oltre a Martina, la delegazione dem era composta dal presidente del Pd, Matteo Orfini, e i capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Del Delrio.

Il Pd, ha detto ancora Martina alla fine dell’incontro, ritiene “necessario un lavoro forte dell’Italia assieme a Germania e altri per avere più Europa. Altre forze hanno idee diverse dalla nostra. È fondamentale inoltre rinnovare la democrazia rappresentativa. È centrale la questione sociale: il lavoro, lo sviluppo, l’equità e la lotta contro le diseguaglianze per gli interessi dei cittadini e dei giovani. Aspettiamo risposte a questi temi, dice Martina. Questi i ragionamenti avanzati a Fico. Concludendo: c’è il massimo della disponibilità, chiarezza, coerenza, responsabilità e riconoscimento della fase del Paese”. E ha chiosato: “Noi abbiamo ribadito al presidente Fico che l’asse di riferimento sta attorno al programma del Pd, nei 100 punti proposti al Paese, e in tre sfide essenziali richiamate durante le consultazioni al Quirinale”.

La possibilità di un dialogo era arrivata da entrambe le parti già nelle scorse ore. Già da subito, ci sono esponenti dem come Dario Franceschini o il governatore di Puglia, Michele Emiliano, che si sono detti disponibili al confronto col M5S, ma stamattina a ‘Radio Anch’Io’, anche Marcucci, di provata fede renziana, ha spiegato che nulla è da escludere: “Non sono ottimista, non vedo le condizioni perché i programmi si possano allineare, ma le sorprese in politica sono sempre dietro l’angolo”. Da parte del Movimento 5 Stelle, possibilisti si sono detti in mattinata Emilio Carelli e Carlo Sibilia, con quest’ultimo che ha evidenziato come Matteo Salvini “ha preso la sua decisione di restare legato a Berlusconi”. Lo spazio per un confronto programmatico, dunque, sembra davvero essersi aperto.

A cura di Gabriele Mastroleo

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