Come è morto Avicii? Shock per la morte del 28enne dj-prodigio svedese

avicii morto

Avicii è morto. Una notizia sconvolgente rimbalza nel pomeriggio e scuote la serenità dei suoi tantissimi fan sparsi nel mondo. Per chi ama la musica ma non conosce nei dettagli la dance il nome di Avicii forse dirà poco, così come diranno poco i suoi grandissimi successi “Wake Me Up”, “The Nights”, “Levels”. Sono pezzi che abbiamo ascoltato milioni di volte alla radio, spesso senza neanche sapere di chi fossero. Li abbiamo ballati, canticchiati, fischiettati. Ed erano tutti di Avicii, giovanissimo dj svedese diventato famoso a 17 anni e diventato una star a 20, tanto da diventare il producer più pagato al mondo: secondo quanto riportato da Forbes, Avicii aveva guadagnato oltre 28 milioni di dollari. Il suo singolo “Levels”, uscito nel 2011, è stato uno dei più venduti di sempre. Ma come è morto Avicii? Per ora c’è solo un comunicato: “È con profondo dolore che annunciamo la perdita di Avicii – ha detto la portavoce Diana Baron – È stato trovato morto a Muscat, nell’Oman, questo venerdì pomeriggio”. Notizia tanto scioccante quanto inaspettata: “La famiglia è devastata e chiediamo a tutti di rispettare la sua privacy in questo momento difficile”. Resta il mistero su come è morto Avicii, visto che le cause non sono state ancora rese note.

Morto Avicii: i suoi successi più famosi

morto avicii

La morte di Avicii scuote il mondo della musica e già si moltiplicano i messaggi di cordoglio sui social. Tim Bergling, in arte Avicii, era nato a Stoccolma l’8 settembre del 1989. Dopo una carriera fulminea e stracarica di soddisfazioni iniziata nel 2006, nel 2016 si era ritirato dalla scena musicale a causa di motivi di salute, in realtà – pare – per problemi di alcolismo. L’11 settembre 2017 Avicii aveva annunciato il suo personale documentario intitolato “Avicii: True Stories”, che raccontava il ritiro dell’artista dai tour. Il documentario è stato rilasciato il 31 marzo 2018 da Netflix. Tra i successi più importanti di Avicii c’è la popolare e indimenticabile “Wake me up”, per non parlare di “Levels” e di “The Nights”. Lanciatele su Youtube e lasciatele scorrere. Vi ricorderete di tutte le volte che le avete ascoltate, cantate, ballate. Purtroppo, incredibilmente, resteranno le ultime. Morire a soli 28 anni: davvero assurdo.

Impostazioni privacy