I funerali di Fabrizio Frizzi, la diretta Rai, il ricordo di amici e colleghi e la partecipazione di una folla di persone comuni.
Entra in silenzio il feretro di Fabrizio Frizzi nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo in Roma, ma un bagno di folla lo ha accompagnato con un applauso ricco di amore e dignità. Una cerimonia che tutta l’Italia può vivere, grazie alla scelta della diretta che la Rai ha voluto regalare al pubblico di Fabrizio, grazie alla disponibilità della troupe di tecnici del suo programma l’Eredità, quasi un modo per lavorare con e per lui l’ultima volta.
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Tra i banchi della chiesa, tanti i volti noti di amici e colleghi che lo hanno amato e che da giorni soffrono per la perdita di un uomo speciale, ad animare la Messa, il Coro della diocesi di Roma diretto da Monsignor Marco Frisina.
L’amica storica di Frizzi, Milly Carlucci apre la liturgia delle letture e con voce rotta dal pianto da il via all’ultimo saluto per un conduttore amatissimo della televisione italiana.
Flavio Insinna saluta Fabrizio Frizzi con una poesia
Alla fine della funzione, alcuni amici hanno voluto salutare Fabrizio Frizzi. I primi a salire sull’altare per rendere omaggio a questo grande uomo, Antonella Clerici e Carlo Conti che hanno letto la poesia degli artisti.
Poi un commosso Flavio Insinna ha voluto salutare Fabrizio con una poesia molto toccante e pregna di verità:
“Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita, non ho risposte per i tuoi dubbi e i tuoi timori però, posso ascoltarli e dividerli con te. Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro ma quando serve starò vicino a te. Non posso evitarti di partecipare, ma posso offrirti la mia mano perchè ti sostenga e tu non cada. La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei, però io gioisco sinceramente quando ti vedo felice. Non giudico le decisioni che prendi, mi limito ad appoggiarti a stimolarti ad aiutarti, se me lo chiederai. Non posso tracciare i limiti dentro i quali devi muoverti però, posso offrirti lo spazio necessario per crescere. Non posso evitare la tua sofferenza quando qualche pena ti tocca il cuore però posso piangere con te e raccogliere i pezzi del tuo cuore, rimetterlo a nuovo. Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere, solamente posso volerti come sei e sopratutto posso essere tuo amico. In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico, oh, mi sei apparso tu, si. E tu non sei né sopra né sotto, né in mezzo né in testa, né alla fine della mia vista non sei né il numero uno, né il numero finale e tanto meno io ho la pretesa di essere il primo, il secondo,il terzo della tua lista. A me basta che tu mi voglia come amico e qui allora ho capito, che noi siamo veramente amici. E allora ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico, ho pregato, ho pregato Dio ed ho ringraziato Dio per te e sopratutto ringrazio te, per essere mio amico”
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Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro di Fabrizio Frizzi, sorretto dai suoi amici più cari. Ciao Fabrizio!
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