Problemi del sonno? Prova ad aprire porte e finestre prima di andare a letto

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Quante volte vi è capitato di svegliarvi più volte nel cuore della notte o di aprire gli occhi al mattino per accorgervi di sentirvi più stanche di quando eravate andate a dormire? Un fenomeno che può generare stress rendendo difficile anche la concentrazione su studio o lavoro.
Ebbene, secondo alcuni recenti studi, ciò potrebbe dipendere dalla quantità di anidride carbonica presente in camera. Un problema che a quanto sembra potrebbe essere risolvibile aprendo semplicemente porte e finestre della stanza nella quale si dorme. Basta fare ciò poco prima di andare a letto ed il gioco è fatto. O almeno è ciò che dimostra un recente studio.

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Ecco come la quantità di anidride carbonica può influire sulla qualità del sonno

A rivelarlo è stata una ricerca condotta dall’università olandese di Eindhoven, dove è stato condotto uno studio su 17 pazienti volontari che sono stati monitorati durante il sonno per cinque giorni. Lo studio ha messo a raffronto due situazioni diverse, confrontando quantità di anidride carbonica, umidità e temperatura all’interno della stanza: la prima era con porte e finestre aperte e l’altra con porte e finestre chiuse.
È emerso che aprire porte e finestre prima di andare a dormire abbassa i livelli di anidride carbonica in camera da letto. Un risultato che, stando alle misurazioni ed ai questionari compilati dai soggetti analizzati, porta ad un riposo migliore in quanto più profondo e con meno risvegli notturni.

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Chi ha problemi a prendere sonno o a dormire per diverse ore, da oggi potrà quindi prendere in analisi questa opzione cercando di cogliere eventuali differenze.

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