Selvaggia Lucarelli, la sua verità sulla sentenza per diffamazione con la D’Urso

Nelle ultime ore le pagine dei media hanno rimbalzato la notizia della condanna per diffamazione di Selvaggia Lucarelli ai danni della conduttrice Barbara D’Urso.

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Il tribunale di Milano infatti, avrebbero condannato la Lucarelli al pagamento di una multa di 700 euro e alle spese legali per dei fatti risalenti al 2014, quando la giornalista commentando l’applauso per la D’Urso ospite della trasmissione ‘Le invasioni barbariche’ avrebbe dichiarato:

“L’applauso del pubblico alla D’Urso ricordava più o meno quello alla bara di Priebke”

Barbara D’Urso non avrebbe gradito la cosa querelando la Lucarelli. Dopo la sentenza dello scorso 28 Novembre, Selvaggia Lucarelli, avrebbe detto la sua su Facebook:

“Riguardo la sentenza D’Urso secondo la quale ho diffamato la signora ( la quale querela me e altri giornalisti con una periodicità commovente) , vorrei solo specificare che trattandosi di una battuta e convinta che la satira vada difesa sempre ed eventualmente a proprie spese, farò appello. 

Questo significa che i comunicati stampa trionfali della signora e del suo avvocato a me vanno anche benissimo, però, per amor di precisione, è una sentenza di primo grado, NON definitiva, e inoltre non ho dovuto liquidare alcuna somma, per cui annunciare ‘Barbara D’Urso devolverà il risarcimento ad una delle battaglie sociali che le stanno più a cuore, quella contro la violenza sulle donne’, è mediaticamente d’effetto, ne convengo, ,a quantomeno prematuro. Col cuore. 🙂

p.s.

Nel caso dovessero condannarmi anche all’appello, vorrà dire che da quel momento retwitterò battute di altri, ma dicendo ‘Io mi dissocio eh’. Qualcuno usa farlo, ma non ricordo chi.”

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Non ci resta che attendere l’atto finale di questa diatriba tra la giornalista e la conduttrice.

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