Non ci sono più scuse: allenarsi durante il ciclo si può

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Pigiama, coperta e mollettone: è questo il look che noi donne preferiamo in quel giorni del mese, non certo leggins, scarpe da corsa e fascia a prova di sudore. Allenarsi durante il ciclo mestruale è uno sforzo a cui ci sotraiamo il più possibile e, a darci manf orte in questa diserzione della palestra, arrivano anche le testimoniante delle grandi atlete. Come dimenticare ad esempio la speigazione data da Federica Pellegrini per la pessima prestazione durante le Olimpiadi di Rio 2016:

Abbiamo capito che la causa è stata la vicinanza al ciclo. L’ho calcolato malissimo, e mi sono trovata a gareggiare nel momento per me peggiore fisicamente: mi sentivo come su un’altalena, con cali e stanchezze repentine. Se mi era accaduto in passato? No, si vede che sono sempre stata fortunata. A Rio invece è successo. Ma non mi attacco a scuse: è un aspetto che ho sottovalutato

Peccato però che dall’altra parte ci sono testimonianze come quella di Paula Radcliffe che ha sbriciolato il record mondiale di maratona nel 2002, al suo primo giorno di ciclo. Dov’è allora la verità? Il ciclo mestruale è o non è nemico dello sport?

La verità è che parlare di sport in generale non è corretto: a ogni fase del ciclo corrispondono allenamenti produttivi e allenamenti distruttivi. Un app ci insegna oggi a gestire al meglio lo sport in base al periodo del mese ches tiamo attraversando.

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Si chiama FitrWoman ed è stata scaricata ovunque nel mondo, oggetto del desiderio di tutte quelle donne che non intendono farsi schiacciare dal proprio ciclo mestruale.

L’app ha principalmente lo scopo di suggerirci a quali tipi di allenamento sottoporci in base al momento del mese in cui ci troviamo, così da scongiurare il rischio di infortuni. Basterà dunque inserire le caratteristiche del ciclo, la durata e la data d’inizio per avere informazioni quotidiane e personalizzate persino sull’alimentazione da seguire.

In alcuni momenti del mese saremmo maggiormente resistenti, in altri più forti e così via: ecco perché un allenamento personalizzato sull’andamento del ciclo può esser non solo più semplice da gestire ma anche più efficace. Sapevate ad esempio che quando il livello di estrogeni è alto prima dell’ovulazione potremmo andare più facilmente incontro a infortuni?

L’app è stata creata chiedendo a 1800 atlete di rispondere a un questionerio ed è stata poi la squadra femminile di calcio del Celtic Glasgow a testarla, così da poterla settare su standard molto precisi.

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Insomma, siamo donne, perché non tenerne conto a 360 gradi anche quando ci alleniamo? Ricordate però: non esiste un momento del mese in cui l’unica attività sarà lo zapping in TV. Siete avvisate!

 

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