Leonardo Pieraccioni: “risdoganiamo il vecchio e caro “calcio nel culo” dei nostri nonni”

Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

“Risdoganiamo il vecchio e caro “calcio nel culo” dei nostri nonni”. Questo il proposito avanzato da Leonardo Pieraccioni attraverso il suo profilo Facebook, un pensiero contenuto in un post che ha riscosso oltre 36mila like e più di 11mila condivisioni.

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Leonardo Pieraccioni: il lungo post sull’educazione dei figli

Nell’epoca in cui sempre più spesso si sente parlare di piccoli ribelli, si legge di figli che, con la man forte dei genitori, insultano gli insegnanti, di giovanissimi che mancano si rispetto a autorità o persone più grandi con estrema disinvoltura, non c’è da stupirsi se un post che ci invita a tornare ai cari vecchi metodi educativi, magari anche un po’ maneschi dei nostri nonni, ha riscosso su Facebok un così grande successo.

Il regista autore di queste acclamate righe è Leonardo Pieraccioni che, prendendo spunto da un episodio riguardante la figlia, ha voluto proporre una rifelssione su quanto sia divenuto difficile educare i bambini oggi. Leggiamo insieme le sue parole

Signori! Siamo passati da “mio padre mi fulminava con uno sguardo” a “mio padre se dice di no lo fulmino”. I nostri amatissimi pargoli sin dalla tenera età stanno prendendo dito, mano, braccio e cosce. Sono i cosiddetti scatenatissimi “nativi digitali” ma mi sa che son pure “nativi” più stronzi di un tempo! Imparano velocissimi il nostro limite di sopportazione e sanno che “alla quinta volta di fila che glielo chiedo piagnucolando” noi cediamo. Maleducati per la nostra mancanza di fiato. “Babbo – mi ha chiesto seria la mia – ma se io da oggi faccio tutto quello che mi dici, tu mi potresti pagare?”. La risposta doveva essere un tenero calcio nel culo alla Chinaglia e invece mi è pure scappato da ridere. Due giorni dopo si è lamentata perchè reo di averla portata nel “solito ristorante” due volte nella stessa settimana! Altra pedata nel culo mancata. Il risultato potrebbe essere che il passaggio da “simpatica bambina birichina” a “impertinente ragazzetta stronzetta” sia già scritto. Colleghi genitori, uniamoci! Se le nostre amorose e moderne spiegazioni sul vivere corretto sono accolte da pernacchie e risatine, risdoganiamo il vecchio e caro “calcio nel culo” dei nostri nonni; non ha mai fatto male a nessuno, anzi! Ritorniamo, in qualsiasi modo, a quei bambini educati e felici di ricevere un balocco e non a questi che ne chiedono uno al giorno per poi scordarselo nel punto esatto di dove lo hanno scartato. E soprattutto leviamoli davanti quel cazzo di Ipad che è solo un moderno “tavor elettronico” che mettiamo loro in mano per quando gli esauriti siamo noi. Uniamoci, facciamolo per loro. La mia non sta a tavola più delle sue cinque penne al pomodoro. Credetemi, gliel’ho detto in tutti i modi possibili che si rimane seduti finchè tutti non hanno finito. La sua risposta è stata sempre alzarsi e andare a giocare. Non ci arriva a parole perchè è nella natura ribelle di tutti i bambini fare così? Benissimo: useró il bonus di una terapeutica pedata nel culo, di quel tempo che fù. Un paio a semestre riorganizzeranno sicuramente quei ruoli persi in questo lascivo vivere moderno.

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E voi, che cosa ne pensate? E’ davvero indispensabile ritornare a qualche sano “calcio nel culo” per avere uan gioventù più rispettosa? Preferireste invece optare per altre vie educative? A voi la parola.

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