Psiche: Le lacrime sono segno di debolezza o invece ci fanno bene?

(istock)

Nel l’uso e nel pensiero comune piangere è sinonimo di debolezza, soprattutto per quanto riguarda gli uomini, rappresentando un’attitudine femminile. Ma è proprio così, le lacrime sono solo il segno di una poca forza d’animo oppure il loro significato ed il loro effetto nascondono qualcosa di più profondo ed importante?

Le lacrime segno di debolezza o di forza?

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Esistono numerosi luoghi comuni associati alle lacrime e al pianto il primo fra tutti che sono indice di debolezza e di conseguenza associati alle donne, l’uomo al contrario è forte e quindi non incline a questo comportamento. Altro facile legame è quello tra pianto e tristezza chi piange è per forza triste.

Assolutamente tutto falso. Le lacrime rappresentano uno strumento per liberarci da ciò che ci opprime e come direbbe Freud sono uno strumento catartico, dopo aver pianto ci si sente subito meglio!

Piangere è liberatorio, piangere fa bene. Benefici che riguardano non solo il livello psicologico ma anche quello fisiologico. Le lacrime rappresentano un ottimo antibatterico e permettono di rilasciare endorfine che agiscono sul nostro organismo come degli antidolorifici naturali, il pianto ci aiuta quindi ad essere più resistenti e ad affrontare meglio lo stress.

Il pianto rappresenta una catarsi proprio perchè permette di allentare la tensione che sentiamo a livello emotivo , attraverso le lacrime esprimiamo delle emozioni che essendo troppo forti da contenere vengono espresse attraverso le lacrime, permettendo un nuovo equilibrio psicofisico. 

Alcuni ricercatori hanno dimostrato che le lacrime per così dire “emotive” presentano una composizione chimica differente rispetto a quelle che si versano quando ci facciamo male. Le lacrime emotive contengono un numero maggiore di proteine rispetto alle altre e questo le renderebbero  più vischiose e più lente nello scendere.

Possiamo definire il pianto come un elemento importante per la salvaguardia del nostro benessere psicofisico ed esse vengono associate alla nostra capacità di gestire e regolare le emozioni. Affinchè la regolazione delle emozioni sia portatrice di benessere dobbiamo imparare non solo a piangere ma anche a riflettere su quello che si sta provando così da poterlo elaborare e affrontare.

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