Il grande enigma dei plantari ai bambini

Tra i vari quesiti che spesso i genitori si trovano ad affrontare c’è quello inerente ai plantari per i propri bambini.

Infatti capita che casualmente vedete il vostro bimbo camminare scalzo e vi rendete conto che i piedini del bimbo sono piatti e tende ad avere un’andatura dove l’interno del ginocchio sembra toccarsi ( valgismo).

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A questo punto il quesito vi tartassa la mente ed iniziate a pensare di portarlo dall’ortopedico, fisiatra e chi più ne ha più ne metta per paura di andare incontro negli anni a problemi di scoliosi ecc. ecc.

Plantari si plantari no!

Ancor prima di prenotare una qualsiasi visita già avete dato per scontato che vostro figlio dovrà portare i plantari per alcuni anni così correggere il difetto.

Iniziamo dall’origine, definiamo alcuni parametri che per qualcuno saranno ovvi ma per altri no.

Partiamo dall’idea che i bambini nascono con i piedi piatti, proprio perché la muscolatura plantare non è formata e di conseguenza i piedini non hanno arcata plantare che si formerà successivamente.

Per esattezza l’arco plantare si formerà definitivamente intorno ai 6/7 anni.

Come dobbiamo intervenire per correggere questo difetto?

Fino ai 4/5 anni il consiglio migliore da seguire riguarda una risoluzione piuttosto naturale del problema .

Come?

Facendo camminare il più possibile scalzo il bambino a casa e se possibile sulla sabbia o sulla terra.

Inoltre come esercizi veri e propri cercate di far camminare il bambino in modo alterno sulle punte e sui talloni, fategli afferrare con le dita dei piedini oggetti tipo palline pezzi stoffa ecc. ecc.

Esercizi per migliorare arco plantare

Questi tre esercizi molto semplici sono efficacissimi per lo sviluppo e il rafforzamento della muscolatura dei piedi favorendo la formazione dell’arco plantare.

Oltre alla muscolatura anche scarpe troppo strette o troppo larghe possono sfavorire la giusta arcata plantare, come lo stesso sovrappeso.

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Se dopo i sette anni circa il problema persiste, allora è il caso di fare una visita ortopedica o di posturologia dove verranno valutate anche possibili maleocclusioni dentarie che possono gravare sull’assetto della colonna vertebrale e di conseguenze sull’appoggio die piedini.

Con molta probabilità dopo questa visita lo specialista vi prescriverà i famosi plantari che verranno periodicamente cambiati in base alla crescita del bambino.

Se proprio questi plantari non li tollerate provate con delle sedute di osteopatia che attraverso delle manovre può ridare un assetto corretto a colonna e articolazioni e addirittura stimolare alcuni motoneuroni podalici utilizzando delle solette propriocettive.

Fiduciosi di avervi spiegato al meglio questa problematica e come risolverla, ora sta a voi valutare i piedini di vostro figlio!

 

 

 

 

 

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