Festival di Sanremo: ‘Spostato di un secondo’ la canzone di Marco Masini

Foto: Facebook-Sanremo official fanpage

Un Marco Masini maturo e dallo stile completamente rivoluzionario, quello che il Festival di Sanremo ha ospitato ieri sera sul palco dell’Ariston per la seconda serata della kermesse canora.

Un ritmo diametralmente opposto a quelli a cui Masini ci ha abituato negli anni che veicola un messaggio molto profondo, un viaggio nel suo passato personale e a quello che sarebbe stato se solo avesse potuto vivere ‘spostato di un secondo’.

Quel secondo in più Marco confessa che avrebbe voluto averlo per salutare la sua mamma,prematuramente scomparsa mentre lui era via di casa per il servizio di leva. Masini infatti in diverse interviste rilasciate in queste ultime ore ha confessato che se potesse tornerebbe al 1984 quando sua madre Anna Maria morì per un tumore e lui non fece in tempo a salutarla. Un dolore che evidentemente il cantante toscano ha portato dentro per molto tempo e a cercato di trasformare proprio attraverso la sua musica che negli anni è cambiata, regalandoci un Masini grintoso, cosciente delle sue potenzialità vocali, ma capace di gestirle con stile.

Un uomo che interiormente cerca la risposta alla domanda espressa nel testo della sua canzone : Vorrei sapere come sarebbe il mondo se tutto quanto fosse spostato di un secondo…”

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‘Spostato di un secondo’ il testo della canzone di Marco Masini

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“Mi sono incontrato a cinque anni cadendo
E ho scoperto che cadere fa male
Nel primo schiaffo ho capito il pianto
E che se è non strettamente vitale non si deve rubare
Ho scoperto che l’amore è un’arte da capire
E l’ho scoperto così semplicemente amando
Che tutto cambia mentre lo stai vivendo
E che alcune cose si allineano a stento
Si allineano a stento
Un’altra volta indietro e ritrovarmi nudo
E ritrovar la voglia di riempire ogni vuoto
E fare tutto di nuovo, fare tutto di nuovo
Di nuovo
Un attimo dopo
E adesso vorrei sapere
Come sarebbe il mondo
Se tutto quanto fosse
Spostato di un secondo
Adesso ti vedrei
Scegliere di restare
E invece te ne vai
E io, io ti lascio andare
Io che con la nicotina non ho fatto pace
Vorrei tornare lì per non provare nemmeno
Vedere da grande come diventa una voce
Se non la vizi con trent’anni di veleno
Io che da sempre le considerazioni
E se sei segnato è dalle tue azioni e dalle onde del mare
Poi uno sconosciuto fa sentire una canzone
E riparte dal suo nome per ricominciare
E adesso vorrei sapere
Come sarebbe il mondo
Se tutto quanto fosse
Spostato di un secondo
Adesso ti vedrei
Scegliere di restare
E invece te ne vai
E io, io ti lascio andare
E tornerei daccapo
Nella stessa stanza
Fare tutto di nuovo
A un metro di distanza
Per ricadere ancora
Negli stessi istanti
Negli stessi posti
Magari un po’ più avanti
Come se fosse un altro vento
Una seconda occasione
Uno sguardo distante
L’altra faccia della stessa emozione
Fare tutto di nuovo
Un attimo dopo
E adesso vorrei sapere
Come sarebbe il mondo
Se tutto quanto fosse
Spostato di un secondo
Adesso ti vedrei
Scegliere di restare
E invece te ne vai
E io, io ti lascio andare
Mi sono incontrato questa mattina cadendo
E mi stupisce ancora che cadere fa male
Un altro schiaffo e ho capito il pianto
Un altro schiaffo e ho capito il pianto
Mi sono incontrato questa mattina cadendo
E mi stupisce ancora che cadere fa male
Un altro schiaffo e ho capito il pianto
E se è non strettamente vitale non rinunciamo ad amare”

GUARDA  ‘SPOSTATO DI UN SECONDO’ LA CANZONE DI MARCO MASINI -IL VIDEO-

(Fonte video: Vevo)

 

 

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